Il Consiglio di Stato gela Coletta: niente sospensiva, resta il commissario

Il Consiglio di Stato gela Coletta: niente sospensiva, resta il commissario
di Andrea Apruzzese
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Mercoledì 13 Luglio 2022, 11:01

«Non ricorre l'estrema gravità ed urgenza, in quanto la continuità dell'azione amministrativa può essere assicurata dalla nomina del commissario ad acta da parte del prefetto, mentre la decadenza del sindaco per il breve periodo intercorrente tra l'emissione del presente provvedimento e la fissanda udienza camerale non compromette in maniera considerevole e irreversibile la posizione del sindaco eletto».

LA DOCCIA FREDDA
Con queste motivazioni il Consiglio di Stato ha rigettato ieri la richiesta di sospensiva della sentenza del Tar avanzata dal sindaco di Latina Damiano Coletta nel ricorso in appello contro l'annullamento del voto nelle 22 sezioni elettorali del capoluogo pontino. Il Consiglio di Stato ha quindi rinviato direttamente la decisione all'udienza che si terrà il 26 luglio in Camera di Consiglio. Secondo i giudici amministrativi di secondo livello, quindi, non vi sarebbe alcuna urgenza di sospendere la sentenza di primo grado, in quanto il Comune può essere governato nel frattempo dal commissario, Carmine Valente, nominato dal prefetto e insediatosi due giorni fa. Il ricorso in appello era stato depositato nel primo pomeriggio di ieri dai legali nominati da Coletta, per confutare gli assunti della sentenza del Tar Latina, secondo cui le irregolarità riscontrate in 22 sezioni, in base al ricorso presentato da due ex candidati consiglieri comunali della lista civica di Vincenzo Zaccheo, Latina nel cuore, non avevano consentito al candidato sindaco di centrodestra di raggiungere il 50% più uno dei voti al primo turno, mancando l'obiettivo per 1.071 preferenze.

Questo, nonostante Zaccheo avesse comunque vinto in 17 delle 22 sezioni contestate. In particolare, il ricorso tende a evidenziare il fatto che non vi sarebbero dati oggettivi, numerici, per giustificare il ritorno alle urne. Ora quindi si attenderà il 26 luglio per avere una decisione sul ricorso in appello.

IL PRIMO GIORNO
In Comune, intanto, si è ormai insediato il commissario Carmine Valente, nominato dal Prefetto Maurizio Falco. Nelle ultime ore, Valente ha incontrato prima il sindaco - decaduto come il resto dei consiglieri comunali e della giunta stessa - Damiano Coletta, e successivamente il segretario generale del Comune, Simona Manzo. Con il sindaco Coletta, Valente si è intrattenuto sulle questioni più urgenti. Il primo cittadino decaduto, in particolare, ha evidenziato i progetti che stanno prendendo piede, soprattutto quelli legati ai fondi Pnrr, e i cantieri che devono partire, e, tra le urgenze più immediate, la vicenda di Al Karama, con l'emergenza legata all'incendio che ha distrutto il campo e la necessità di trovare una nuova sistemazione per le 87 persone che abitavano in quel sito. Con il segretario generale, Simona Manzo, invece, il commissario avrebbe svolto un'ampia analisi dello stato dell'ente di piazza del Popolo, con particolare riguardo alle procedure. Il commissario non ha ancora avuto modo di confrontarsi con i dirigenti, incontro che, a quanto si apprende, avverrà nei prossimi giorni.

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