Il Comune di Sabaudia pretende le chiavi indietro della Casa Domotica in via Cesare del Piano, imponendo un brusco stop a molti servizi e progetti. La denuncia arriva dalla Cooperativa centro per l’autonomia – Michele Iacontino – Onlus e dall’Associazione paraplegici di Roma e Lazio-Onlus che si sono visti recapitare l’insolita richiesta il giorno di venerdì Santo.
«Dopo il Commissario Prefettizio di Latina che ha colpito le Associazioni di Volontariato levandogli l’uso della ex Casa Cantoniera di Borgo Sabotino - spiegano la Cooperativa e l’associazione - il Comune di Sabaudia pretende la restituzione delle chiavi della Casa Domotica il 27 aprile con una comunicazione giunta venerdì santo alle 17. Un atto in sé che colpisce le persone con disabilità grave che stanno fruendo di servizi caratterizzati da progettazione individualizzata e da una autentica visione inclusiva, quasi a voler riaffermare che l'unica forma considerata sia l'assistenzialismo. Ciò limita la scelta personale delle persone con disabilità. Ovviamente si tratta di servizi gratuiti senza alternativa alcuna».
«Questo atto unilaterale porterà conseguenze sui servizi, sulla loro continuità e inevitabilmente sulla qualità.
La Casa Domotica di Sabaudia conta 11 alloggi per persone con disabilità, è stata ideata, progettata e costruita come un condominio di civile abitazione. E’ dotata di supporti tecnologici e domotici (telematica applicata alla casa). Un progetto voluto sul territorio da anni e che ha rappresentato un ottimo punto di riferimento per molte persone con disabilità del territorio pontino. In quella struttura, inoltre, si stava lavorando per far partire il progetto “Dopo di Noi” e molto altro.