Il Basket Scauri non vuole sparire e si affida
all’ex ds Massimo Ranieri

Il Basket Scauri non vuole sparire e si affida all’ex ds Massimo Ranieri
di Antonio Lepone
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Lunedì 8 Giugno 2020, 05:25

Scauri vuole restare nella pallacanestro che conta. Dopo l’avvio della procedura di cessione del titolo di serie B al Catanzaro Centro Basket (che si concluderà il 7 agosto con la ratifica del Consiglio Federale), nella cittadina del Sud Pontino si registra l’iniziativa di un gruppo di sportivi e di ex giocatori, guidato da Massimo Ranieri, 48 anni, consulente finanziario, già diesse del Basket Scauri. «Nell’attuale situazione economica – spiega Ranieri, ex cestista biancazzurro, come il fratello Luigi, scomparso prematuramente del 2005 - siamo consapevoli di dover essere molto attenti e fare passi mai più lunghi della gamba, ma il desiderio di creare una nuova realtà aggregativa è molto forte. Quello di Scauri è uno dei pochi palasport che, in serie B e C, ha registrato spesso il pienone. Nei prossimi giorni i promotori terranno un incontro per illustrare il progetto ai giornalisti, ai cittadini ed ai tifosi e per segnalare le modalità di coinvolgimento della comunità locale in questa nuova avventura sportiva. Vogliamo dare continuità ad una storia iniziata nel 1949 – aggiunge Ranieri – favorendo la partecipazione di tanti appassionati e concittadini. L’intento è quello di scindere idealmente il settore giovanile dalla prima squadra e di evitare, come accade spesso nei club impegnati in campionati nazionali, che le formazioni under ed il Minibasket diventino un canale di finanziamento della compagine senior».

Con 70 anni di attività alle spalle, di cui 19 vissuti in serie B, la località turistica del Basso Lazio non vuole sparire dal circuito cestistico. C’è ancora voglia di palla a spicchi in riva al mare, come dimostra la mobilitazione in corso. Ranieri è affiancato in questa sfida da Giuseppe Sciarretta, 36 anni, ex ufficiale della Guardia di Finanza, da sempre legato al mondo del basket. «L’idea - sottolinea Sciarretta, consulente legale di origine scaurese - è quella di creare una fondazione, di riunire le risorse umane ed economiche per varare un nuovo progetto, in grado di coinvolgere nuovi e vecchi volti del basket locale, sostenitori e tifosi del team dei delfini, che saranno il cuore pulsante di questa nuova realtà. Il nostro piano si ispira a quello già attuato con successo a Bologna, che ha permesso alla Virtus e alla Fortitudo di rinascere dalle proprie ceneri, e si fonda su una prima squadra e su un settore giovanile, ognuno dei quali dovrà vivere con risorse autonome».

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