Cori, hanno il reddito di cittadinanza: lavoreranno per la collettività

Cori, hanno il reddito di cittadinanza: lavoreranno per la collettività
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Martedì 14 Luglio 2020, 12:40 - Ultimo aggiornamento: 12:42
Si chiamano progetti di utilità collettiva, e il Comune di Cori pensa di farne ricorso proprio in questo periodo in cui «l'emergenza Covid che abbiamo vissuto, e stiamo vivendo, ha sospeso molte attività sociali, risocializzanti e lavorative con gravi e perduranti disagi per la popolazione. Il lockdown - scrive l'amministrazione comunale - ha creato un divario tra prospettive progettuali e fattibilità delle stesse. Le fasi di ripartenza hanno riguardato diversi settori e attività. Da qui riparte anche la fase legata ai beneficiari del reddito di cittadinanza, che si ricorda essere una misura europea di sostegno economico con la sottoscrizione di accordi e disponibilità al lavoro».

Il Comune di Cori ha così cominciato a lavorare proprio su questo punto garantendo l'attivazione dei progetti di utilità collettiva al fine di supportare e potenziare i servizi offerti alla comunità. L'ente ha approvato la delibera che definisce i progetti di utilità collettiva, così come previsto dal decreto 149 del 2019, rispondenti alle necessità dell'Amministrazione comunale, individuando quattro aree afferenti ai progetti di utilità collettiva: sociale, artistico, culturale e tutela dei beni comune.

I beneficiari di reddito di cittadinanza, dopo la sottoscrizione di un Patto di inclusione e l'opportuna selezione, possono svolgere attività di supporto miranti al miglioramento delle attività rivolte ai cittadini e verranno selezionati in base alle loro capacità e predisposizioni.
«Le attività che verranno svolte dai nostri concittadini, beneficiari del reddito di cittadinanza spiegano il sindaco, Mauro De Lillis (nella foto), e l'assessore alle Politiche Sociali, Chiara Cochi - permetteranno di intensificare il forte senso civico che la nostra comunità ha mostrato in questo duro periodo di lockdown e faranno aumentare il rispetto per la cosa comune favorendo il reinserimento e l'inclusione sociale delle persone in difficoltà».
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