Guida Slow food, due "Chiocciole" e altri riconoscimenti in provincia di Latina

Assunta Scarpati (con il grembiule rosa) e il suo staff
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Venerdì 5 Ottobre 2018, 12:45
La "Chiocciola" a due locali della provincia di Latina, ma anche riconoscimenti per formaggi, bottiglie e - novità di questa edizione - attenzione all'olio extravergine.  E' il risultato che emerge dalla pubblicazione della "Guida alle osterie d'Italia" di Slow Food che nel Lazio vede protagonisti 93 locali sui 1617 segnalati. Tra questi 10 Chiocciole (i locali particolarmente in sintonia con la filosofia Slow Food), 12 Formaggi,17 Bottiglie e, novità di quest’anno,4 esercizi segnalati per la particolare attenzione all’olio extravergine d’oliva, sia in cucina che in sala. 

In provincia di Latina "Chiocciola" per  "Lo Stuzzichino" di Campodimele e "A Casa di Assunta", sull'isola di Ponza. Per i formaggi riconoscimento al "Castagno" di Bassiano e ancora a "Lo stuzzichino". Per le bottiglie  "Il Gatto & la Volpe" di Formia, "Il Bistrot del Granchio" e "Vineria Cesare 1963" di Terracina, di nuovo "Lo stuzzichino".  Le osterie attente all’olio extravergine d’oliva "Uva fragola" a Latina e "Il Gatto & la Volpe" di Formia  

 Il "sussidiario del mangiar bene all'italiana" è giunto all'edizione numero 29: «Le osterie italiane sono sempre di più sulla bocca di tutti - sottolineano i due curatori Marco Bolasco ed Eugenio Signoroni -perché gli osti sono diventati nuovamente il fulcro del discorso gastronomico italiano degli ultimi tempi. E proprio per questo una definizione, per quanto dai confini morbidi, ci vuole. Per questo abbiamo pensato a un decalogo, dieci idee sulle quali ci confronteremo a partire da oggi per trovare parole comuni che ci permettano di sintetizzare le 1617 storie della guida e raccontare al meglio a chi la legge cos’è un’osteria secondo Slow Food. Secondo noi l’osteria è accogliente e conviviale, ha un buon rapporto qualità/prezzo, conosce a fondo la materia prima che usa, lavora prodotti di prossimità, sa proporre il vino, anche se è solo quello della casa, non ha il menù degustazione, non scimmiotta il ristorante importante, è moderna ma non rinnega il passato, non insegue le mode, anzi spesso le anticipa e ha un bravo oste o anche più di uno»  
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