«Quest'anno la Fondazione Roffredo Caetani ha deciso di fare una sorpresa ai visitatori anticipando di qualche giorno l'apertura del giardino in occasione del primo weekend di primavera - si legge in un comunicato - Non a caso l'apertura straordinaria sarà proprio a tema ed è stata chiamata “Festa di primavera” proprio in onore della stagione in cui il giardino si risveglia dopo la pausa invernale. Durante questa visita sarà possibile ammirare le magnolie orientali amate da Donna Lelia Caetani e introdotte nel giardino negli anni '50, alcune cultivar di camelie antiche e i primi ciliegi giapponesi, i profumati viburni provenienti dalla Corea, alcune specie di clematidi e, fra gli arbusti, le colorate forsizie dell'estremo oriente».
La prima apertura sarà in occasione del fine settimana del 21 e 22 marzo 2020. Le altre date sono state annunciate qualche settimana fa.
«Questo - dicono ancora dalla Fondazione - sarà un anno speciale per il Giardino di Ninfa con tantissime sorprese ed eventi che coinvolgeranno i visitatori in occasione di alcune aperture straordinarie che verranno comunicate entro il prossimo mese di marzo. Nel frattempo, accogliendo anche alcune richieste avanzate dagli stessi visitatori nel corso degli anni scorsi attraverso l'apposito questionario di conoscenza e gradimento, abbiamo provveduto a migliorare alcuni aspetti della visita».
Il Giardino resterà aperto con orario continuato dalle 9 fino a chiusura (l'orario cambierà in base alle stagioni). Una scelta che consentirà di formare gruppi più ristretti e permetterà ai visitatori di godere delle bellezza e dei profumi del Giardino di Ninfa, e di fermarsi a scattare fotografie con maggiore comodità. La visita sarà inoltre più lunga e durerà circa 1 ora e 20 minuti e, in base agli eventi straordinari che verranno comunicati a marzo, sarà possibile percorrere anche nuovi percorsi interni.
«Il 2020 sarà per noi un anno davvero straordinario ma per ora vogliamo mantenere il più stretto riserbo sugli eventi che presenteremo entro il prossimo mese di marzo - ha detto il presidente della Fondazione, Tommaso Agnoni - L'obiettivo è lavorare affinché la visita al Giardino di Ninfa vada oltre il fascino del luogo e lasci ai visitatori degli strumenti per riflettere su quanto quella bellezza, e più in generale la bellezza del nostro ecosistema e dunque anche la nostra storia, vada custodita gelosamente per fare in modo che resti un patrimonio di tutti ancora a lungo».
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