Gaeta, si dimette dopo le polemiche l'assessore Ciaramaglia: al suo posto Martone

Il sindaco Cosmo Mitrano e vecchi e nuovi assessori del Comune di Gaeta
di Sandro Gionti
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Sabato 13 Ottobre 2018, 17:31 - Ultimo aggiornamento: 19:39
Il giorno dopo la nomina, si è dimesso dall’incarico di assessore al commercio e attività produttive al Comune di Gaeta Vittorio Ciaramaglia, al centro di polemiche e veti per il suo passato di estrema destra.  «Onde evitare ulteriori impasse nella vita amministrativa di una città che grazie all'impegno del sindaco Mitrano è cresciuta in termini di immagine, qualità della vita e benessere sociale - ha scritto Ciaramaglia nella sua lettera di dimissioni - faccio un passo indietro perché non voglio essere motivo di tensioni rovinando il lavoro di una grande squadra a cui appartengo. All’amico Cosimino rivolgo un grande ringraziamento per la fiducia e l’amicizia accordatemi. Il mio impegno per il bene comune e la città di Gaeta resterà immutato. Non sono le poltrone a fare la differenza, ma certo non intendo in alcun modo diventare capro espiatorio di attacchi personali che poco hanno a che fare con la politica».

Il sindaco Cosmo Mitrano ha accolto le indicazioni della lista civica “Il Quadrifoglio”, cui Ciaramaglia appartiene, ed ha proceduto alla sostituzione dell’assessore dimissionario nominando al suo posto, con le stesse deleghe, Alessandro Martone, già maresciallo responsabile del nucleo di polizia giudiziaria dei carabinieri presso la Procura di Latina e consigliere comunale di Forza Italia dal 2001 al 2007 e dal 2012 al 2017. Dopo l’ultimatum al sindaco e la minaccia del ritiro dell’appoggio del Pd, il segretario provinciale dei dem Claudio Moscardelli si è dichiarato soddisfatto delle dimissioni di Ciaramaglia e del fatto che «le obiezioni avanzate sia state considerate dal sindaco» ed ha aggiunto che «l’epilogo è in linea con l’idea di un’alleanza larga per il governo della città, cui il Pd aveva aderito e che però in nessun modo poteva subire una modifica ritenuta incompatibile».
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