Se ne sono accorti i poliziotti di Gaeta, ai quali la vittima, terrorizzata, grazie al clima di fiducia instaurato dalla dirigente Marta De Bellis (nella foto) e dai suoi uomini, ha raccontato tutto. Da diversi mesi la Florea le aveva sottratto i documenti e telefonino, le prendeva appuntamenti "al buio" e le fissava le tariffe, per diverse centinaia di euro a prestazione che poi incassava. Non solo: la induceva a ricattare i clienti, con la scusa di essere rimasta incinta. L'aguzzina, il cui arresto è stato convalidato dal tribunale di Cassino, è attualmente detenuta presso il carcere di Rebibbia.
Latina, sfruttava una diciannovenne e ricattava i clienti: donna arrestata a Gaeta
di Antonello Fronzuto
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Mercoledì 10 Dicembre 2014, 13:01 - Ultimo aggiornamento: 15:52
LATINA - Induzione alla prostituzione, riduzione in schiavitù, estorsione, violenza e minacce. E' il curriculum di tutto rispetto accumulato da Felicia Ioana Florea, 27 anni. Da alcuni mesi, attraverso l'uso di violenza fisica e psicologica, teneva sotto scacco una connazionale di 19 anni.
Se ne sono accorti i poliziotti di Gaeta, ai quali la vittima, terrorizzata, grazie al clima di fiducia instaurato dalla dirigente Marta De Bellis (nella foto) e dai suoi uomini, ha raccontato tutto. Da diversi mesi la Florea le aveva sottratto i documenti e telefonino, le prendeva appuntamenti "al buio" e le fissava le tariffe, per diverse centinaia di euro a prestazione che poi incassava. Non solo: la induceva a ricattare i clienti, con la scusa di essere rimasta incinta. L'aguzzina, il cui arresto è stato convalidato dal tribunale di Cassino, è attualmente detenuta presso il carcere di Rebibbia.
Se ne sono accorti i poliziotti di Gaeta, ai quali la vittima, terrorizzata, grazie al clima di fiducia instaurato dalla dirigente Marta De Bellis (nella foto) e dai suoi uomini, ha raccontato tutto. Da diversi mesi la Florea le aveva sottratto i documenti e telefonino, le prendeva appuntamenti "al buio" e le fissava le tariffe, per diverse centinaia di euro a prestazione che poi incassava. Non solo: la induceva a ricattare i clienti, con la scusa di essere rimasta incinta. L'aguzzina, il cui arresto è stato convalidato dal tribunale di Cassino, è attualmente detenuta presso il carcere di Rebibbia.