Fotografie porno agli alunni, chiusa l'inchiesta sul prof di religione: spuntano nuovi casi

Il liceo Majorana potrebbe costituirsi come parte civile. Lo psicologo incontra i ragazzi

Fotografie porno agli alunni, chiusa l'inchiesta sul prof di religione: spuntano nuovi casi
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Sabato 13 Maggio 2023, 09:44 - Ultimo aggiornamento: 12:28

E' chiusa l'inchiesta della Procura di Latina sull'insegnante di religione accusato di aver inviato foto pornografiche ai propri alunni, contattandoli regolarmente attraverso i social network, e tentando anche un approccio fisico durante una lezione in classe. I magistrati hanno scavato nella vita privata dell'insegnante, soprattutto attraverso l'analisi approfondita del suo smartphone e di altri apparecchi che usava.

Come spesso avviene in situazioni di questo tipo, le memorie e i cloud dei dispositivi hanno restituito agli investigatori una miniera di dati e informazioni utili a ricostruire la rete di contatti dell'insegnante.

Contatti compromettenti, secondo quanto riferito dagli alunni e successivamente verificato dagli investigatori.

Bisognerà ora tracciare con attenzione il quadro specifico delle accuse, per capire innanzitutto quanti alunni siano finiti nell'interesse dell'insegnante di religione e con quali modalità siano avvenuti i singoli approcci. Non è escluso, infatti, che i casi siano più numerosi rispetto alle denunce depositate in Procura e questo potrebbe aver portato a un ulteriore approfondimento investigativo. Tutto ciò sarà ovviamente al vaglio del tribunale nel caso si dovesse arrivare a un processo.

LA SCUOLA
Il liceo Majorana, dove il prof aveva l'incarico poi sospeso, potrebbe costituirsi come parte civile nel procedimento a carico dell'insegnante. Il preside preferisce non rilasciare dichiarazioni sul delicato caso che ha travolto la scuola, ma non esclude la costituzione nell'eventuale processo, anche se per adesso non ha ricevuto nessuna comunicazione. Il liceo si è comunque attivato attraverso i propri strumenti, coinvolgendo anche lo psicologo per assistere gli alunni coinvolti nell'adescamento da parte dell'insegnante. Ci sono stati incontri anche con le famiglie per affrontare la delicata vicenda.

LE INDAGINI
I carabinieri, dopo aver sequestrato lo smartphone e altri apparecchi del prof, hanno avviato le analisi tecniche per verificare la presenza dei file sospetti. Dalla memoria dei dispositivi sarebbero stati isolati diversi file con fotografie compromettenti ma anche alcune chat effettuate negli ultimi mesi. La decisione di sequestrate gli apparecchi informatici è arrivata subito dopo l'acquisizione della prima denuncia con la quale uno studente ha riferito nel dettaglio l'atteggiamento del prof. L'uomo è stato sempre più confidenziale, facendo battute spiritose per poi invitarlo a "seguire" i suoi profili social. E' lì che ha messo in pratica l'approccio inviando fotografie intime ma anche messaggi privati ambigui in chat.

Sono almeno 4 i ragazzi ascoltati in Procura, davanti ai magistrati specializzati nelle indagini sui reati di tipo sessuale. Nel fascicolo ci sono diverse chat, alcune già acquisite attraverso gli screenshot raccolti dai ragazzi e altre trovate nel cellulare sequestrato all'insegnante di religione. Al vaglio anche alcune telefonate che l'uomo avrebbe effettuato a un alunno in particolare.

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