Formia si prepara, sulla sabbia reticolato di corde per garantire i distanziamenti e “steward anticovid”

Formia, gli assessori Mazza e Franzini
di Giuseppe Mallozzi
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Giovedì 28 Maggio 2020, 07:50
Sarà un’estate particolare e per questo chiedono l’aiuto di tutti, noleggiatori compresi molti dei quali erano presenti ieri mattina alla conferenza stampa indetta dagli assessori al demanio Paolo Mazza e al turismo Kristian Franzini. Dal 29 maggio parte la stagione balneare e se da una parte gli stabilimenti balneari sono già pronti diverso è, invece, il discorso per le spiagge libere, che saranno aperte non prima del 9 giugno, data di chiusura del bando per il piano di salvamento delle spiagge libere. Il ritardo, ha spiegato l’assessore Mazza, è dovuto all’attesa delle definizioni delle Linee guida sull’utilizzo degli arenili da parte della Regione Lazio, in particolare per quanto riguarda il modulo minimo da rispettare per garantire il corretto distanziamento. Sarà organizzato il litorale secondo un reticolato, attrezzato con materiali ecocompatibili, che fornisca «visivamente ai vari utilizzatori delle spiagge libere esattamente gli stalli dove potersi allocare in libertà, ma ordinati e nella certezza di garantire i dovuti distanziamenti in moduli di 10 metri quadrati».

Saranno impiantati paletti e i vari quadrati delimitati con corde e cannucciati, tutto il materiale sarà dato dal Comune di Formia grazie al finanziamento regionale di circa 197mila euro. Tali distanziamenti saranno individuati tramite tre tipologie di modulo che potranno essere utilizzati: doghe/travi in legno massello opportunamente trattate e con bordi smussati ancorate sull’arenile; pali in legno massello trattati e con bordi smussati e corde; pali in legno massello trattati con bordi smussati e cannicci. Dovrà essere adottato il distanziamento sociale e per questo gli stessi noleggiatori sono stati invitati a dare una mano, ma comunque ci saranno gli “steward anticovid” che diranno ai turisti se ci sono posti disponibili in spiaggia. Tutti saranno muniti di ricetrasmittente e di una App.

«Ad oggi – spiega l’assessore Franzini – abbiamo provveduto ad un primo intervento di pulizia delle spiagge libere, ne seguirà anche un secondo. La spesa maggiore di tutta l’operazione è l’assunzione degli steward, per i quali ci rivolgeremo alle associazioni locali del terzo settore. Non sarà facile gestire oltre 4mila metri di costa e per questo stiamo pensando anche di prendere dei vigilantes in aiuto agli steward, perché già in condizioni normali si creano situazioni di litigi, immaginiamo oggi con tutte queste restrizioni. Ad ogni modo, ci aspettiamo un atteggiamento collaborativo con tutti i soggetti coinvolti con il piano spiaggia». Diversi gli operatori presenti all’incontro, che non hanno mancato di fare domande ed esprimere i propri dubbi su tutta la situazione assai difficile. 
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