L’intento, è apparso subito chiaro, non è stato quello di ferire l’uomo bensì di spaventarlo. I banditi hanno infatti mirato verso il cielo per poi scappare tra le radure. L’oscurità, preziosa alleata per i tre misteriosi personaggi, non è riuscita a celare del tutto gli spostamenti del gruppo di malintenzionati. Grazie ai flebili raggi lunari e ai fari dell’ auto, la guardia giurata è infatti riuscita a scorgere altre tre sagome, per un totale di sei persone, anche se gli indizi utili per l’identificazione sono davvero pochi.
Nel frattempo sono sopraggiunti sul luogo dell’effrazione anche i carabinieri della tenenza di Fondi. Difficile capire cosa stessero facendo i banditi: l’effrazione è avvenuta all’interno di una grandissima azienda ma, da un primo inventario, non sembra mancare nulla. Il proprietario ha sporto denuncia ed è stato ascoltato a lungo dai militari che stanno cercando di capire cosa possa aver portato il gruppo ad entrare, armato, in un’impresa agricola. Niente denaro né oggetti preziosi: è assai più probabile che i malviventi avessero intenzione di rubare macchinari e strumenti da lavoro.
All’indomani, con la luce del giorno, i militari sono tornati sul luogo per cercare eventuali bossoli che però, complice anche la vastità del terreno, non sono stati trovati. Dal rumore descritto due le ipotesi più plausibili: una scacciacani oppure un fucile. Insomma, non si è certo trattato di professionisti del crimine. L’episodio, nonostante l’esplosione dei colpi d’arma da fuoco nel cuore della notte, è passato piuttosto in sordina in città trattandosi di una zona periferica e scarsamente abitata.
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