Profanata la tomba di una persona morta per Covid al cimitero di Fondi

Profanata la tomba di una persona morta per Covid al cimitero di Fondi
di Barbara Savodini
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Venerdì 5 Giugno 2020, 09:37
Ambisce a travalicare le leggi spazio-temporali la caccia all'untore nel comune di Fondi, partita con la festa di carnevale del centro anziani “Domenico Purificato” e ancora viva tra sepolcri, iscrizioni e immagini di cari estinti. Sì perché è tra le tombe del camposanto che qualcuno, a distanza di tre mesi, ancora cerca vendetta per un focolaio di cui nessuno ha responsabilità. A scoprire il vile gesto, avvenuto nei giorni scorsi all'interno del cimitero comunale, sono stati i familiari di una delle tredici vittime del covid a Fondi. Due donne erano andate a pregare sulla tomba del caro estinto quando si sono accorte che era divelta e piena di terra. Qualcuno, in preda ad un raptus di rabbia e follia, sembra aver scavato con una pala nel vicino terreno per poi lanciare, a mo' di catapulta, grumi di terra contro un sepolcro ubicato ad oltre due metri da terra. Senza telecamere e con un servizio di vigilanza solo all'ingresso, è praticamente impossibile individuare i responsabili. E anche se l'autore dello sciocco gesto dovesse essere scovato, non avendo effettivamente commesso nessun reato, non subirebbe alcun tipo di conseguenza. Familiari di vittime che se la prendono con altre vittime? Possibile e, in parte, anche comprensibile. Perché il virus, infimo e invisibile, fa proprio così: si insinua silenzioso nelle famiglie, le fa a pezzi, le decima e poi sparisce lasciando i superstiti ad incolparsi a vicenda. Spesso senza dare la possibilità al gruppo di contagiati di capire chi si è ammalato dove, quando e perché. È accaduto e sta accadendo in tanti paesi al mondo ed è successo anche a Fondi dove, a distanza di mesi, nessuno è stato in grado di individuare l'origine del virus. Non ci sono riusciti gli esperti della Asl, i virologi e neppure gli epidemiologici ma, evidentemente, c'è qualcuno che non ha bisogno di porsi domande perché ritiene di avere già tutte le risposte. E ad ogni modo, ha davvero senso ancora cercare un responsabile fuori o dentro il centro anziani? Del resto era solo questione di tempo dato che, pochi giorni dopo i primi contagi a Fondi, il virus avrebbe interessato tutto il mondo trasformandosi in una pandemia. Prendersela con una tomba, va da sé, non servirà certo a punire chi non è più di questa terra ma, se non altro, acuisce il dolore di chi, a causa del covid, ha perso una persona amata. «Sembra un incubo senza fine – è lo sfogo dei parenti del defunto – prima siamo stati trattati da untori e appestati, poi abbiamo subito la grave perdita senza neppure la possibilità di un ultimo saluto e ora, anche dopo la morte che tutto livella, siamo ancora nel mirino».
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