Sanremo, sul palco con Gasmann-Bennato anche il violoncellista formiano Pescosolido

Il violoncellista formiano Marco Pescosolido (il primo da destra)
di Andrea Gionti
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Sabato 11 Febbraio 2023, 16:19 - Ultimo aggiornamento: 17:30

Da Formia al palco di Sanremo. Un’emozione indescrivibile per il violoncellista di Formia Marco Pescosolido, che nella serata di venerdì, nella 73esima edizione del Festival canoro, si è esibito con il Quartetto d’archi Flegreo (Simona Sorrentino al Primo Violino, Fabiana Sirigu al Secondo Violino, Luigi Tufano alla Viola) accompagnando il duetto formato da Edoardo Bennato e dal figlio d’arte Leo Gassman.

Il gruppo di quattro musicisti spesso affianca Bennato durante i suoi concerti e nel corso dell'esibizione al Festival hanno proposto un medley dei brani “A cosa serve la guerra”, “L'isola che non c'è” e “Il Rock del Capitano Uncino”.

Un amore per la musica nata sin da piccolo per Marco, docente di violoncello (parallelamente al percorso classico, promuove la rivalutazione dello strumento in ambito multietnico e multiculturale) da due anni all'istituto comprensivo "Principe di Piemonte" di Santa Maria Capua Vetere, che nella sua carriera ha collaborato con grandi artisti del calibro di Enzo Avitabile, Claudio Baglioni, Lucio Dalla, Morgan, Billy Preston, Alex Britti, Gino Paoli, Al Bano, Amii Stewart, Velvet Underground e molti altri. 

Dal 2001 con Edoardo Bennato, dal 2008 con Enzo Avitabile, Pescosolido ha partecipato a diverse trasmissioni televisive di spicco, ha inciso inoltre molti dischi come “Burattino senza fili”, “Live Anthology” di Edoardo Bennato. “Napoletana”, “Sacro Sud” e “Lotto Infinito” di Enzo Avitabile. Ha collaborato poi nel singolo “Crescendo e cercando” di Claudio Baglioni, negli album “IF” e “A Very Special Mario Christmas” di Mario Biondi, “Morabeza” di Tosca, e molti altri.

Per il cinema numerose le colonne sonore in cui ha registrato come violoncellista solista ed in formazioni da camera.

Citandone alcune, di Ferzan Ozpetek in "Magnifica presenza" (2012), "Amiche da morire" (2013), "Allacciate le cinture" (2014), "Napoli Velata" (2017), e "La Dea Fortuna" (2019). Ha inciso inoltre "La kryptonite nella borsa" (2011) di Ivan Cotroneo, "Alaska" (2015) di Claudio Cupellini. Di Antonio Albanese ha registrato "Contromano" (2018).

Diplomatosi in Violoncello nel 2003 col massimo dei voti presso il Conservatorio “S. Pietro a Majella” di Napoli, Marco ha scoperto il mondo della musica all’età di cinque anni, iniziando lo studio del pianoforte e all’età di undici intraprese il "suo" violoncello con il M° Eugenio Salvatore, proseguendo poi gli studi in conservatorio con il M° Luca Signorini.

Successivamente si è perfezionato con i Maestri Franco Maggio Ormezowski a Rieti e Venezia, Andrea Noferini a Roma, Alain Meunie e Giacinto Caramia a Napoli, Lluis Claret a Barcellona e con Richard Aaron in Michigan (USA). Si è esibito in formazione cameristica e da solista nei luoghi più importanti d’Italia, come l’Auditorium Parco della Musica di Roma, Teatro Arcimboldi di Milano, Teatro San Carlo di Napoli, Arena di Verona.

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