Omicidio al Felix, spunta un supertestimone:
chiesto l'incidente probatorio per interrogare una "miss"

L'omicidio avvenuto nella discoteca Felix di Latina
di Marco Cusumano
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Mercoledì 5 Ottobre 2016, 09:24 - Ultimo aggiornamento: 16:43
LATINA - Un incidente probatorio per ascoltare una delle ragazze del concorso Miss Romania a Latina, presente la sera della festa alla discoteca Felix, finita tragicamente con l'omicidio di Marius Airinei, 35 anni.
La richiesta è stata avanzata dall'avvocato Sinuhe Luccone che, insieme a Gaetano Molinari, difende uno dei due romeni arrestati per il delitto, Sebastian Bozdog. La ragazza potrebbe essere ascoltata con la formula dell'incidente probatorio, uno strumento che consente di cristallizzare una testimonianza davanti al giudice e alla presenza delle parti, accusa e difesa. La necessità di ricorrere a tale istituto si presenta quando la testimonianza è, in qualche modo, a rischio. In questo caso l'avvocato sostiene che la ragazza, non avendo legami stabili, potrebbe allontanarsi o far perdere le proprie tracce. Ma si tratta di una testimone essenziale nel futuro processo.

«La donna - spiega Luccone - era presente al momento della discussione, sin dall'inizio, dunque potrebbe raccontare con precisione ciò che è avvenuto, evidenziando i ruoli di ognuno e la dinamica del litigio culminato nel delitto».
D'altronde le testimonianze raccolte fino a questo momento sembrano piuttosto discordanti. L'assenza di telecamere di sorveglianza rende inevitabile l'affidamento ai ricordi di chi era presente. La polizia ha dovuto ricorrere anche alle immagini scattate da alcuni fotografi che erano presenti al concorso di bellezza e che, involontariamente, si sono ritrovati a fotografare i protagonisti di quella che sarebbe diventata la scena di un delitto.

LA RISSA
Gheorghe Tirim e Sebastian Bozdog, i due romeni accusati di aver ucciso Marius Airinei, sono in carcere su disposizione del giudice Mara Mattioli. Il magistrato ha invece liberato il terzo fermato, Florin Condurache, 22enne residente a Lanuvio, riconosciuto estraneo ai fatti: non era presente al momento dell'omicidio e non conosce neppure le persone coinvolte.

Tirim e Bozdog hanno invece sostenuto di essere stati aggrediti dalla vittima, insieme ad altre 4 o 5 persone, in seguito a una banale discussione per un complimento a una ragazza, proprio quella che l'avvocato Luccone vuole ascoltare in sede di incidente probatorio. Il litigio si sarebbe svolto in due fasi distinte, inizialmente fuori dalla discoteca e poi all'interno, dove è partita la coltellata mortale. Tirim ha riferito di aver avuto una discussione con la vittima e di essere stato successivamente aggredito proprio da Airinei con l'aiuto di altre persone. A quel punto lui, per difendersi, ha tirato fuori il coltello colpendo all'inguine il rivale, morto dopo pochi minuti a causa dell'arteria recisa.

Bozdog sostiene più o meno la stessa tesi, aggiungendo di non aver neppure partecipato alla discussione all'esterno e di essere stato aggredito mentre si trovava vicino al bancone del bar. Da quella posizione avrebbe visto anche l'aggressione a Tirim, finito a terra tra calci e pugni. Il fatto di essere stati vittima di aggressione e non di aver aggredito Airinei sarebbe confermato dall'assenza di ferite da colluttazione sul corpo della vittima. Al contrario, sia Tirim che Bozdog hanno diverse ferite al volto e alle mani.

L'accusa non crede a tale ricostruzione. Anche perché ci sono tre testimoni che dicono di aver assistito prima al diverbio e poi di aver visto Tirim che diceva a Airinei: «Vieni con me fuori che dobbiamo parlare». Di fronte al suo rifiuto, sarebbero partiti gli spintoni e poi la coltellata mortale. Nessuna aggressione subita dai due in carcere, ma un'azione rapida a danno della vittima che si sarebbe rifiutata di uscire dalla discoteca per il chiarimento in merito a quanto accaduto. Discordanti anche altre testimonianze, c'è chi parla di due risse separate con persone diverse, chi non ricorda, chi ha visto solo gente fuggire. Intanto Bozdog si appresta a presentare il ricorso al Riesame per ottenere almeno i domiciliari, mentre Tirim ha rinunciato a tale possibilità. Ora si attende la decisione del giudice Mattioli sull'incidente probatorio per ascoltare la Miss che ha assistito al delitto.