Fascicoli abbandonati all'Intermodale, ira degli avvocati

Fascicoli abbandonati all'Intermodale, ira degli avvocati
di Elena Ganelli
2 Minuti di Lettura
Venerdì 12 Maggio 2023, 09:08

Sconcerto e stupore. Questi i termini utilizzati dal presidente dell'Ordine degli avvocati Gianni Lauretti a nome dell'intero Consiglio forense per definire le immagini che immortalano le precarie condizioni di conservazione e custodia di fascicoli processuali archiviati dal Tribunale all'interno di uno degli edifici del centro intermodale di Latina scalo.

Le foto di quei locali, diffuse nei giorni scorsi in occasione del sopralluogo all'interno del sito dismesso dove si trovava il 30enne rumeno accusato di violenza sessuale e sequestro di persona ai danni di una 16enne, mostrano centinaia e centinaia di incartamenti giudiziari sistemati alla meno peggio sugli scaffali, altri aperti e sparsi sul pavimento, alla mercé di chiunque visto che l'edificio è praticamente accessibile a tutti.
«Il sito sottolinea Lauretti che sembra essere attualmente nella disponibilità di una curatela fallimentare risulterebbe provo di idonea protezione ed esposto alle incursioni di persone non autorizzate che addirittura bivaccano negli immobili dove sono conservati i fascicoli processuali archiviati che, dai filmati televisivi, appaiono vandalizzati e addirittura sparsi anche sul pavimento».

Il presidente dell'Ordine degli avvocati ricorda gli obblighi e le responsabilità che gravano su chi, per legge, è tenuto a custodire e vigilare sulla conservazione degli atti processuali archiviati e sui dati sensibili che in essi sono contenuti. Perché all'interno di quei fascicoli ci sono informazioni riservate, dati coperti da segreto e dalle leggi sulla privacy che invece, viste le condizioni di conservazione, adesso sono alla portata di chiunque. Gli incartamenti archiviati all'intermodale dovrebbero essere quelli appartenenti alle sezioni soppresse di Gaeta e Terracina che, non essendoci spazi sufficienti all'interno del Tribunale di Latina, sono stati sistemati nell'immobile di Latina scalo.
Probabilmente nessuno immaginava che le condizioni del sito sarebbero degenerate a tal punto ma è anche vero che dopo la dichiarazione di fallimento della Società logistica merci i beni sono stati affidati ad un curatore che dovrebbe conservarli al meglio per non fargli perdere valore.

Così non è stato e le immagini dei giorni scorsi lo dimostrano. Da parte dell'avvocatura pontina arriva però una richiesta precisa: quella che venga fatta «piena luce sulle circostanze che hanno determinato la situazione di degrado che getta sottolinea il Consiglio dell'ordine ulteriore discredito nell'opinione pubblica e tra gli operatori del diritto per le modalità con le quali è amministrata la giustizia nel circondario del Tribunale di Latina».

© RIPRODUZIONE RISERVATA