La platea, sorpresa quando l’artista per l’inaspettato dono, ha poi intonato le parole di “Vattene Amore” in un crescendo di applausi e richieste di bis. L’assessore alla cultura del Comune di Gaeta Francesca Lucreziano ha invece donato all’artista un follaro, l’antica moneta di Gaeta, in segno di gratitudine e riconoscenza per aver illustrato la città con la sua importante presenza. Dopo il gran finale, Minghi si è infine trattenuto con i fan tra selfie, autografi e foto ricordo in un’atmosfera di calore e intimità assai rara durante concerti e spettacoli di simile caratura. All’indomani, un nuovo importante appuntamento ha atteso la città perché monsignor Luigi Vari, vescovo dell’Arcidiocesi di Gaeta, questa mattina ha benedetto la cappella della Madonna solitaria e, in particolare, le porte restaurate grazie alla generosità di un umile benefattore che preferisce restare anonimo, al ricavato dai concerti organizzati da Sabrina Iannoli, al contributo di alcuni altri cittadini e associazioni tra cui “Gaet@t” e all’impresa di Antonio Salone che ha messo a disposizione i suoi operai per completare l’opera.
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