Ex mercato coperto a Latina, arriva la grata anti clochard

Ex mercato coperto a Latina, arriva la grata anti clochard
di Andrea Apruzzese
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Martedì 16 Ottobre 2018, 11:00
Grate per impedire l’accesso alle scalinate; rimozione dei vasi e dei manifesti abusivi. Il Comune di Latina contrasterà il degrado in cui la sede storica del mercato annonario del capoluogo in viale Don Morosini è caduta dopo lo spostamento degli nella sede temporanea di via Don Minzoni. Il progetto è quasi pronto e in queste ore viene sottoposto al sindaco, Damiano Coletta, e anche alla Soprintendenza (è un edificio storico, sebbene non di fondazione). Al centro delle opere, temporanee e non in muratura, c’è l’installazione di grate e cancellate davanti a tutti gli ingressi, in particolare in quello, su viale Don Morosini, al culmine della cui scalinata da anni vivono dei senza tetto che non si sono mai convinti a lasciare il povero giaciglio, nonostante i solleciti del Pronto intervento sociale e l’installazione di grandi vasi di fiori. Il progetto del servizio Decoro e bellezza del Comune chiarisce come «è necessario l’intervento e la collaborazione di altri servizi comunali», allo scopo di «dialogo e allontanamento delle persone senza fissa dimora, per liberare gli scalini da eventuali effetti personali e possibile ricovero presso il dormitorio comunale». Saranno poi installate le cancellate in ferro, a coprire l’intera altezza e larghezza della luce degli ingressi; le cancellate potrebbero poi essere coperte da pannelli in compensato; contemporaneamente, sarà rimossa anche la cartellonista «in disuso» che avvisava dello spostamento del mercato. Opere che potrebbero essere installate anche entro una decina di giorni, dato che «è necessario contrastare nel più breve tempo possibile il degrado venutosi a creare con la chiusura», ha spiegato ieri l’assessore ai Lavori pubblici, Emilio Ranieri.
In commissione Attività produttive si è parlato anche dello stato della sede temporanea, dove si sta valutando la possibilità di affidare la guardiania agli stessi operatori che nel frattempo sono rimasti in cinquanta. «Da 112 che erano», ha denunciato Massimiliano Carnevale. Ma si è parlato anche del futuro della sede storica «nelle more della sistemazione definitiva del mercato storico». La sistemazione partirà da un concorso di idee, cui seguirà un appalto in concessione; il tutto, all’indomani del nulla di fatto della proposta di un gruppo di imprenditori, presentata a inizio anno. «Dobbiamo solo trovare i soldi per i premi, poi si può partire: l’idea d’altronde era già in un Dup del 2016». Ma perché un concorso di idee e non una manifestazione di interesse? «Il Comune intende governare il processo e fare del mercato annonario più di una semplice rivendita commerciale: vuole essere invece la vetrina dei prodotti tipici locali». Ma Ranieri va oltre: «Con un concorso di idee, intendiamo rivalutare anche le linee architettoniche dell’edificio. I piani originari di Littoria, in quell’area, prevedevano un edificio molto più alto, come sono quelli intorno: potrebbe quindi essere ampliato, si potrebbe pensare a concedere diritti edificatori, per ottenere nuovi spazi da usare, proprio nel centro della città». Tra le due operazioni (le opere contro il degrado e il concorso di idee) potrebbe però esserci una via di mezzo: «Stiamo verificando la possibilità di pulirlo e sistemarlo, verificando i risultati delle indagini tecniche sui solai, per aprire al pubblico in tempi brevi almeno il piano terra; occorrerebbero però almeno 200mila euro». 
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