Latina, il sogno europeo di Spinelli:
in tv il film sul Manifesto di Ventotene

Latina, il sogno europeo di Spinelli: in tv il film sul Manifesto di Ventotene
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Martedì 18 Novembre 2014, 11:25 - Ultimo aggiornamento: 11:33
LATINA - Da una piccola isola al sogno dell'Europa unita. E' la sintesi di "Un nuovo mondo", il film per la tv co prodotto da Rai Fiction e Palomar presentato in anteprima a Bruxelles e in onda da domenica su Rai1. L'isola è quella di Ventotene, il sogno è di Altiero Spinelli, uno degli autori del celebre "Manifesto di Ventotene". L'anteprima ha emozionato il Parlamento di Bruxelles, il luogo simbolo

della sua battaglia a favore di un'Europa di pace, di libertà e di sviluppo. Tanti gli applausi, e qualche lacrima di commozione, al termine della proiezione. Una lunga carrellata, dai tempi del confino agli albori delle istituzioni europee, di quel gruppo di utopisti che per primi sognarono gli "Stati Uniti d'Europa". A fare da padrona di casa, Silvia Costa, presidente della Commissione Cultura dell'Europarlamento, in prima fila Gianni Pittella, presidente del gruppo socialista. A promuovere l'iniziativa anche la presidente della Rai, Anna Maria Tarantola. "A partire dalle 'scintillè, i piccoli

spot sull'Europa, passando per questa fiction su Altiero Spinelli - spiega Tarantola - c'è un filo rosso che lega la Rai al sogno europeista. Spero che molti ragazzi vedano in tv questa storia bellissima di alcuni giovani trentenni, che dal confino hanno avuto l'intuizione, la lungimiranza di delineare un'Europa senza guerre". Insieme ad Altiero Spinelli, infatti, il manifesto venne pensato anche da Ernesto Rossi ed Eugenio Colorni. "Non possiamo avere un futuro - ha esordito Costa presentando la serata - se non conosciamo le nostre radici. Qui c'è la storia di una generazione di giovani, quella dei 'padri fondatorì dell'Unione. Ora il nostro compito è

trasferire quella passione ai nostri ragazzi che ormai sono nativi europei". Il regista, Alberto Negrin: "Ho scoperto una storia che non conoscevo e mi ha affascinato da subito: in questi giovani l'impegno politico e la vita privata erano aspetti

inseparabili. Ho imparato ad amare il loro progetto politico, in modo fisico, diretto. Si tratta di un sogno non completato, non realizzato, ma ancora del tutto vivo. A opporre resistenza oggi, come ai tempi di Spinelli - conclude - sono da un lato gli stessi interessi particolari, gli stessi egoismi degli stati nazionali. E, dall'altro, chi un po' per ignoranza, un po' per egoismo, diventa preda di demagogia e populismo"
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