Estorsione da 800mila euro a Fondi: la Guardia di Finanza incastra gli aguzzini

La Guardia di Finanza di Fondi
di Barbara Savodini
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Martedì 28 Luglio 2020, 08:04
Ha sofferto in silenzio per sette lunghissimi anni, convinto che né le forze dell'ordine né le istituzioni avrebbero potuto aiutarlo, fino a quando un segno del destino lo ha spinto a sporgere denuncia e l'incubo è finalmente finito. È la storia di un imprenditore di Fondi, minacciato, intimidito, e perseguitato dal crimine che lo ha costretto a sborsare l'enorme, pazzesca e surreale cifra di 800 mila euro dal 2013 al 2020.

Ogni giovedì l'uomo elargiva la bellezza di 5mila euro, ritrovava un briciolo di tranquillità durante il weekend e poi ricominciava, in preda alla paura di essere ucciso o infamato da un suo ex amico divenuto aguzzino, a raggranellare quanti più soldi possibili per arrivare, incolume, al giorno della consegna.

Una storia dai contorni talmente paradossali che persino le forze dell'ordine, in un primo momento, hanno stentato a ritenerla possibile. Poi un giorno, nel momento di massimo sconforto, il biglietto da visita di un finanziere delle Fiamme Gialle di Fondi è caduto dal calendario che l'imprenditore teneva affisso nella sua attività. Un cartoncino bianco con inciso un nome e un numero di telefono è stato interpretato come un segno del destino dal diretto interessato che, alla fine, ha deciso di fare un ultimo, disperato, tentativo.

Sono partite così le indagini che, dopo circa un mese e mezzo, hanno portato alla ricostruzione di una penosa storia di estorsione, ad un arresto, a due misure cautelari ma, soprattutto, alla fine di un dramma esistenziale per la vittima che potrà, finalmente, ricominciare una nuova vita.

I militari di via Terruto, con la supervisione del Capitano Gianfranco Mozzillo, sono infatti riusciti a fare breccia nel microcosmo criminale fondano grazie a intercettazioni e pedinamenti.

Telefonata dopo telefonata, i finanzieri hanno ricostruito la vita sregolata di una coppia del posto che viveva senza fissa dimora, tra hotel e b&b, alla costante ricerca di denaro per acquistare quantitativi di droga sempre maggiori.

E ogni volta che l'uomo provava a rifiutarsi, loro lo intimidivano dicendo che lo avrebbero fatto ammazzare dai big del crimine locale. La vittima ha del tutto smesso di fare obiezioni quando le minacce di questi personaggi, la cui esistenza è risultata tutt'altro che millantata, si sono estese alla sua famiglia e all'attività.

Trovare i soldi, però, non sempre era facile, neppure per il facoltoso imprenditore, e le cose si sono complicate con il lockdown quando, anche il terrore di eventuali ritorsioni, non risolveva il problema della mancanza di liquidità.

Con i rubinetti chiusi, i due non solo non potevano più acquistare la droga ma non avevano neppure un luogo in cui dormire tant'è che la situazione è velocemente degenerata.

Il sostituto Valerio De Luca, proprio allo scopo di scongiurare conseguenze inimmaginabili, ha quindi disposto il fermo nei confronti del presunto estorsore, un 61enne del posto con parecchi precedenti.

Il gip Pierpaolo Bortone, meno di 48 ore dopo, ha convalidato l'arresto e disposto la misura cautelare del carcere. Obbligo di firma invece per la compagna, di 20 anni più giovane e con una sfilza di precedenti altrettanto sostanziosa.

Le indagini hanno infine consentito di individuare uno dei pusher che riforniva la coppia, un 28enne, disoccupato e incensurato del posto.

Nel corso della perquisizione domiciliare, effettuata mediante l'ausilio di un'unità cinofila, i finanzieri hanno individuato 6 grammi di cocaina e 2 di hashish anche se, dai movimenti del cane, sembrava proprio che residui di polvere bianca fossero sparsi un po' ovunque.
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