Estorsione con metodo mafioso: i giudici del Tribunale di latina ieri pomeriggio hanno accolto le richieste della Procura e condannato due esponenti del clan di etnia rom Di Silvio - Ferdinando Pupetto e Samuele - rispettivamente a 9 e 8 anni ri reclusione. «E' una sentenza storica - dicono i pm Luigia Spinelli e Claudio De Lazzaro - per la prima volta a Latina viene riconosciuta l'esistenza di un gruppo mafioso locale». Il collegio presieduto da Gianluca Soana ha letto la sentenza alle 18.40 dopo un'ora di camera di consiglio. La vicenda è relativa ad una estorsione compiuta ai danni di un imprenditore che aveva preso in affitto un ristorante a Sermoneta.
I due pretendevano 15 mila euro, salvo poi accontententarsi di due mila. Nella vicenda erano imputati anche Renato Pugliese e Agostino Riccardo che hanno già patteggiato la pena e nel frattempo sono diventati collaboratori di giustizia e stanno raccontando alla Direzione distrettuale antimafia le attività criminali compiute nel capoluogo dal clan Di Silvio.
Nel processo sono stati invece assolti i proprietari del locale così come aveva chiesto la Procura per non aver commesso il fatto. Nessuno degli impuati oggi era presente in aula.