Quattro anni e otto mesi di carcere con l’interdizione dai pubblici uffici per 5 anni. Questa la condanna inflitta dal Tribunale di Latina a Maria Grazia Di Silvio chiamata a rispondere di estorsione aggravata dal metodo mafioso nell'ambito dell'inchiesta 'Status Quo' per la quale gli altri cinque imputati hanno scelto il rito abbreviato.
La sentenza è arrivata nel promo pomeriggio di oggi a conclusione della camera di consiglio. Il pubblico ministero della Dda Luigia Spinelli -secondo cui la donna avrebbe estorto denaro al benzinaio di via Epitaffio dopo averlo accusato di aver parlato con gli inquirenti in merito a una serie di precedenti estorsioni messe in atto da esponenti del clan Travali - aveva chiesto 5 anni e quattro mesi.
I giudici hanno risconosciuto nel comportamento dell'imputata, assistita dall'avvocato Giancarlo Vitelli, le modalità mafiose. La Di Silvio, madre di Angelo, Salvatore e Valentina Travali, è tuttora detenuta.
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