Emergenza Coronavirus, il Giardino di Ninfa apre ma solo per visita online

Emergenza Coronavirus, il Giardino di Ninfa apre ma solo per visita online
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Sabato 21 Marzo 2020, 14:37 - Ultimo aggiornamento: 14:38

«Ci diaspiace non potervi accogliere di persona, era tutto pronto per la festa di primavera del Giardino di Ninfa. Per questo abbiamo deciso di organizzare per voi una visita on line». Così questa mattina, sabato 21 marzo, il presidente della Fondazione Roffredo Caetani, Tommaso Agnoni, alle 11.30 ha virtualmente aperto i cancelli del Giardino sulla pagina Facebook e Instagram (Igtv) “Giardino di Ninfa” «per mostrare ai visitatori i primi colori della primavera» con una guida d'eccezione, Antonella Ponsillo, direttore del Giardino e autrice del libro "Le specie vegetali del Giardino di Ninfa: alberi, rose e arbusti".

Una festa di primavera che doveva essere speciale, visto che quest'anno ricorrono i cento anni della fondazione del Giardino di Ninfa, nato nel 1921 per volere di Gelasio Caetani e di sua madre Ada Wilbraham che aveva già realizzato un orto botanico a Villa Fogliano (tra Latina e il mare). Il Giardino di Ninfa si estende per otto ettari e che ospita circa mille piante, nel febbraio del 2000 è diventato "Monumento Naturale" della Regione Lazio ed è considerato uno tra i deci giardini più belli del mondo.

«L'emergenza che stiamo vivendo – ha spiegato  il presidente della Fondazione Roffredo Caetani – non ci permette di aprire il giardino ma certamente non ci impedisce di festeggiare la primavera anche online insieme ai visitatori e a chi ci segue, davvero numeroso, sui nostri canali social. Per questo motivo, soprattutto per regalare e regalarci qualche minuto di spensieratezza, abbiamo deciso di mostrare le immagini di come si presenta Ninfa in questi giorni, proprio come l'avrebbero vista i visitatori. A guidarci in questo percorso sarà il direttore del Giardino, Antonella Ponsillo. Questo è un anno speciale per il Giardino di Ninfa che, come molti ormai sanno, compie cento anni. Cento anni di bellezza, lo slogan scelto per gli eventi e le celebrazioni che per ora sono solo rinviate e che presenteremo non appena sarà possibile per tornare a godere insieme di questo luogo magico. Per ora non possiamo fare altro che restare #distantimavicini».

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I visitatori entrano nel Giardino dall'accesso originario alla cittadina medievale - attrono alle cui rovine è nato il Giardino di Ninfa - attraverso il nuovo ponte realizzato lo scorso anno e i visitatori si trovano subito davanti alla Basilica di Santa Maria maggiore  «dove nel 1159 fu incoronato papa Alessandro III» spiega la Ponsillo, dove sono ancora visibili due affreschi che decoravano la chiesa. La Ponsillo mostra le «splendide gialle fioriture» della Magnolia Butterflies e del Corylopsis spicata, tra le prime a fiorire; il viale di lavanda, il Colle dei Meli, i laghetti delle magnolie e il Boschetto di betulle creato attorno alle sorgenti. «Gelasio Caetani - racconta la Ponsillo - ai primi del Novecento mise a dimora i grandi alberi». Erano gli anni Venti, più tardi  «pianto i cipressi che costeggiano l'antica via del Ponte». La visita prosegue lungo le mura . «Un raro prunus peseudocerasus incornicia la veduta sul ponte a due luci che attraversa il fiume Ninfa» racconta la Ponsillo.

«Le acque sono fredde e ricche di ossigeno e provengono dal lago omonimo, che viene alimentato da una serie di sorgenti provenienti dalla falda carbonatica dei monti lepini che emergono a contatto con i terreni sedimentari della pianura pontina» spiega la direttrice del giardino, mostrando i cespi della gunnera manicata lungo le sponde. Sono immagini bellissime che si susseguono fino al palazzo medievale e all'Hortus conclusus. E' possibile vederle sulle pagine Facebook e Instagram (Igtv) del Giardino di Ninfa e sul canale Youtube della Fondazione Roffredo Caetani, ma è possibile accedervi anche da un link disponibile sul sito www.giardinodininfa.eu e dal sito della Fondazione www.frcaetani.it. 

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