Elezioni a Latina, anche il M5S deposita una memoria e chiede l'elezione di Gianluca Bono

Elezioni a Latina, anche il M5S deposita una memoria e chiede l'elezione di Gianluca Bono
di Andrea Apruzzese e Marco Cusumano
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Giovedì 8 Settembre 2022, 11:47 - Ultimo aggiornamento: 12:28

Si complica ulteriormente la situazione al Comune di Latina dove è in corso la riunione della commissione elettorale per la proclamazione del nuovo sindaco. 

Gianluca Bono (M5S) ha presentato stamattina una memoria chiedendo di essere proclamato consigliere comunale. Secondo i cinquestelle il movimento ha diritto a rientrare nella ripartizione dei seggi in quanto, avendo fatto l'apparentamento al ballottaggio, fa parte nella coalizione di Coletta e quindi non si dovrebbe applicare la soglia di sbarramento del 3% che non è stata raggiunta nel voto "bis" per soli 10 voti.

La commissione oggi potrebbe proclamare sindaco Damiano Coletta oppure convocare un nuovo ballottaggio (come chiesto dal centrodestra) o ancora chiedere lumi al Tar o alla Prefettura per chiarire il da farsi.

LA MEMORIA DEL M5S
Gianluca Bono (M5S) chiede di «tenere conto delle giurisprudenza in materia, in sede di ripartizione dei seggi, considerando l'apparentamento con il candidato sindaco Damiano Coletta, in relazione all'orientamento del Consiglio di Srtato, attribuendo al Movimento 5 Stelle quanto di sua spettanza ai fini della composizione del Consiglio comunale di Latina». È questa la richiesta finale contenuta nell'istanza presentata stamattina in Commissione elettorale da Gianluca Bono, che fu un anno fa e di nuovo il 4 settembre nella ripetizione del primo turno, candidato a sindaco Cinquestelle. Con una differenza: un anno fa era sopra il 3% al primo turno, e al secondo fece l'apparentamento con Coletta; il 4 settembre, nella ripetizione del primo turno, si è fermato al 2,98%, appena sotto la soglia di sbarramento. Ma, secondo l'istanza, «seppure all'esito delle elezioni suppletive la lista M5S non ha superato la soglia del 3%, stante l'apparentamento con la coalizione Coletta, dovrebbe essere comunque ammessa alla ripartizione de i seggi elettorali in virtù della citata giurisprudenza», in quanto lista «a tutti gli effetti collegata con la coalizione del candidato sindaco Coletta». In particolare, le sentenze del Consiglio di Stato del 2005, del 1996, del 1998, e questo perché «nell'attribuzione dei seggi sia alla maggioranza che alla minoranza, il legislatore ha sancito che si debba avere riguardo sono solo ai voti conseguiti dalle liste singole, ma anche a quelli conseguiti dai raggruppamenti delle liste, non solo nel primo turno elettorale, ma anche nel successivo turno del ballottaggio, è evidente che per la specifica rilevanza che la legge ha inteso assegnare alle coalizione tra gruppi, sarebbe contraddittorio se alle stesse coalizioni non fosse stata data rilevanza alcuna nella fase di riparto dei seggi a seguito di ballottaggio».

I LAVORI
Ieri la commissione elettorale ha proseguito i lavori di conteggio delle preferenze e oggi si dovrebbero concludere con le ultime tre liste.

Un volta completato il quadro della situazione, con tutti i numeri, la commissione elettorale si rivolgerà probabilmente alla Prefettura descrivendo la particolare situazione che si è venuta a creare. In particolare si farà riferimento al caso del Movimento 5 Stelle che nel 2021 aveva superato lo sbarramento del 3%, cosa non avvenuta nelle nuove consultazione per una manciata di voti. Nel 2021 Coletta effettuò l'apparentamento con il M5S e Gianluca Bono entrò in Consiglio comunale, cosa che con questo nuovo scenario non potrebbe avvenire.

LE IPOTESI
A questo punto sarà determinante vedere cosa farà la Prefettura. Le ipotesi sono diverse: potrebbe rispondere alla commissione elettorale indicando la necessità di ripetere il ballottaggio oppure, al contrario, potrebbe chiarire la validità del ballottaggio già vinto da Coletta. Oppure, non è esclusa neppure questa ipotesi, la Prefettura potrebbe restare in silenzio e magari attivarsi chiedendo un parere al ministero dell'Interno o all'Avvocatura dello Stato.

Con un parere, nero su bianco, la matassa potrebbe essere sbrogliata in maniera più agevole. Il dato di fatto è che la Prefettura, nella convocazione del voto bis del 4 settembre, non ha previsto nessuna data per il ballottaggio che, in teoria, andrebbe svolto il 18 settembre, 14 giorni dopo il primo turno. Le domande sono tante: cosa deciderà oggi la commissione? Procederà con la proclamazione di Coletta? Fisserà un nuovo ballottaggio? O passerà la palla alla Prefettura con la sola validazione dei voti? E ancora bisognerà capire se il ballottaggio deve essere considerato un atto amministrativo autonomo e dunque salvo dall'annullamento del Tar, oppure una parte dell'iter che ha portato alla proclamazione degli eletti e dunque anch'esso automaticamente annullato.

VALIDAZIONE
Intanto, la commissione ieri ha proseguito il suo lavoro di esame dei dati ottenuti dai candidati e dalle liste. L'attribuzione dei seggi ne vede 6 per Fratelli d'Italia, 5 per la Lega, 3 per Forza Italia, 3 per Latina nel cuore, 1 per l'Udc nella coalizione di centrodestra, più il seggio del candidato sindaco, Vincenzo Zaccheo, per un totale di 19. Nella coalizione di Damiano Coletta, 5 seggi per Latina bene comune, 4 per il Pd, 2 per Per Latina 2032, 1 per Riguarda Latina, più il seggio di Coletta stesso, per un totale di 13. Infine, il seggio per la candidata sindaco non eletta, Annalisa Muzio.

Ma, arrivati a questo punto, nulla può essere dato per certo.

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