Dopo il maltempo acqua non potabile nei comuni del sud pontino

Dopo il maltempo acqua non potabile nei comuni del sud pontino
di Sandro Gionti
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Lunedì 21 Novembre 2022, 09:32

Dieci famiglie sono state evacuate l'altra sera, sul tardi, dalla palazzina di via Gramsci a Formia, dopo il fiume di acqua e fango che, dopo aver divelto alcuni muri di contenimento, ha invaso il piano seminterrato di un condominio, al numero civico 26, causando il cedimento di una parete divisoria tra due box. Dal sopralluogo effettuato dall'ingegnere dei vigili del fuoco è stata inoltre rilevata la presenza di una voragine nel pavimento del piano seminterrato, causata dal passaggio delle acque sotterranee. Si è reso perciò necessario interdire l'accesso dell'appartamento più colpito dalla valanga di acqua e detriti, oltre ad evacuare, a titolo precauzionale, l'intero condominio formato da dieci famiglie, nell'area sottostante la rete ferroviaria.

Come già nel settembre scorso per la tromba d'aria che rese inaccessibili diverse abitazioni in località Santa Maria La Noce e Rio Fresco, le famiglie costrette allo sgombero l'altro ieri in seguito all'ordinanza emessa nella stessa dal sindaco Gianluca Taddeo sono state ospitate, a spese del Comune, nell'albergo-ristorante Little Garden e altre hanno preferito sistemarsi temporaneamente presso congiunti o amici, in attesa che si completino i lavori per la messa in sicurezza ed il ripristino delle condizioni di abitabilità della palazzina di via Gramsci.

«Era già accaduto tre anni fa, nello stesso punto - commenta Pietro, uno degli inquilini del condominio di via Gramsci, ospite, con il suo copioso nucleo familiare, dell'albergo Little Garden - La nostra è una condizione precaria.

Non sappiamo quando potremo rientrare nei nostri appartamenti. Ci vorrà tempo per le verifiche tecniche, i primi lavori di consolidamento e di messa in sicurezza. Alcune famiglie hanno bisogno di medicinali, oltre che di cambi di vestiario ed altre necessità. E purtroppo non si può rientrare agevolmente nelle case interdette agli inquilini da una ordinanza sindacale».

Il sindaco Gianluca Taddeo, accorso l'altro pomeriggio sul luogo del disastro insieme al vice sindaco Giovanni Valerio, il dirigente del settore Lavori pubblici Giuseppe Caramanica, i vigili del fuoco, la Protezione civile, la polizia locale, i carabinieri e la polizia, ha attivato la macchina dei soccorsi (per fortuna non sono rimaste coinvolte persone nel violento temporale) e stabilito contatti con la prefettura e la Regione.
Il bilancio dei danni è pesante, avendo la bomba d'acqua - durata appena un quarto d'ora, ma devastante - interessato diversi quartieri cittadini, i litorali e le frazioni di Maranola e Penitro in particolare. E ha provocato inoltre l'intorbidimento delle sorgenti Mazzoccolo e Capodacqua, con conseguente ordinanza che vieta l'utilizzo dell'acqua per scopi alimentari e potabili nei Comuni del sud pontino alimentati dalle due sorgenti: Castelforte, Formia, Gaeta, Minturno, Santi Cosma e Damiano, Spigno Saturnia.

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