«Le stanze erano due scatole vuote - ha detto Giuseppe Straface, uno dei medici - le hanno riempite le associazioni con i loro doni». Tra queste quella dei trapiantati, rappresentati da Agostino Mastrogiacomo: «Noi siamo la testimonianza vivente della solidarietà ed è il nostro modo per dire grazie». Un sentimento espresso anche dal direttore sanitario del "Goretti", Sergio Parrocchia, che ha ricordato come quella delle donazioni è una importante realtà dell'ospedale ma che l'ecografo di oggi è destinato a «una realtà consolidata di questo ospedale, tra le prime nel Lazio per passione, professionalità e dedizione».
La Coluzzi ha sottolineato come «nonostante le difficoltà che viviamo, come altre realtà ospedaliere, sono orgogliosa dell'attività e dei 140 pazienti che seguiamo anche da altre regioni». Ha quindi ringraziato i colleghi, tra i quali Valerio D'Alfonso nella duplice veste di cardiologo e presidente della "Fiuggi Anticolanum" che ha effettuato la donazione: «Noi - ha detto il medico - ascoltiamo le esigenze e cerchiamo di andare incontro alle necessità degli ospedali». L'ecografo sarà utilizzato per seguire i pazienti prima e dopo il trapianto, oltre che per lo screening.
«Queste sono eccellenze che altri ci invidiano - ha detto Stefano Zappalà - io sono anche un rappresentante delle istituzioni e della sanità pontina vado orgoglioso».
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