Disordini in carcere a Latina, i detenuti si rifiutano di rientrare nelle celle

Disordini in carcere a Latina, i detenuti si rifiutano di rientrare nelle celle
di Elena Ganelli
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Martedì 30 Novembre 2021, 14:26 - Ultimo aggiornamento: 17:16

Disordini in atto all’interno del carcere di Latina. Alcuni detenuti, circa 25 secondo quanto riferisce Massimo Costantino, segretario Cisl Fns Lazio, sia italiani che stranieri, si sono rifiutati di rientrare nelle proprie celle creando problemi di sicurezza all’interno della struttura di via Aspromonte, tanto che si è reso necessario richiedere interventi di altre unità da altre sedi della regione.

All'origine della protesta ci sarebbero i provvedimenti disciplinari adottati nei confronti di alcuni detenuti. Sarebbero stati verbalmente aggrediti sia il direttore della casa circondariale che il comandante della polizia penitenziaria e altri operatori. 

La Cisl denuncia: «Nel carcere del capoluogo sovraffollamento al 170 per cento»

Sul posto pattuglie di carabinieri e polizia, sul posto anche il Questore di Latina Michele Spina e il comandante provinciale dei carabinieri Lorenzo D'Aloia. 

Sottorganico e sovraffollato
Nella struttura di via Aspromonte nel primo pomeriggio sono già arrivati una dozzina di agenti di rinforzo. «Pare che la situazione si ripeta da vari giorni - ha spiegato il sindacalista della Cisl - Proprio ieri un detenuto era stato posto in partenza con urgenza. Il carcere attualmente » sotto organico. Dovrebbero esserci 132 agenti di polizia penitenziaria ma, in realtà, ne operano solo 111. A questi viene aggiunto personale distaccato in uscita verso il nucleo locale e sedi extramoenia arrivando a circa 30/40 unità in
sottorganico. Il carcere di Latina - continua la nota di Costantino - risulta tra i primi 10 istituti più sovraffollati d'Italia. Dovrebbero esserci 78 detenuti, invece, ve ne sono 128».

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