Dischetti di plastica sulle spiagge, anche Latina si costituisce parte civile

Dischetti di plastica sulle spiagge, anche Latina si costituisce parte civile
di Rita Cammarone
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Sabato 5 Dicembre 2020, 07:57

Ci sarà anche il Comune di Latina tra e parti civili nell'eventuale processo a carico dei presunti responsabili di inquinamento ambientale, dovuto all'invasione di filtri di plastica sulle spiagge di mezz'Italia e nelle acque del Mare Nostrum, ancora in circolo da due anni. L'udienza preliminare contro otto indagati tra funzionari comunali di Paestum e dirigenti della multinazionale francese Veolia (l'azionista privato e partner industriale di Acqualatina Spa) prevista per il 6 ottobre scorso è stata rinviata al prossimo 15 dicembre. Secondo l'inchiesta della Procura della Repubblica di Salerno, la dispersione nell'ambiente costiero e marino dei dischetti, che altro non sono che filtri di plastica, sarebbe stato causato da un malfunzionamento dell'impianto di depurazione in località Varolato nel comune di Capaccio Paestum, a partire dai primi mesi di marzo 2018. Con delibera pubblicata ieri all'albo pretorio del Comune del capoluogo pontino, la giunta del sindaco Damiano Coletta ha conferito incarico all'avvocato Anna Caterina Egeo, dell'Avvocatura municipale, per rappresentare gli interessi dell'ente all'udienza del prossimo 15 dicembre, atteso che i dischetti carrier raggiunsero anche le spiagge comunali, in parte ricadenti nella zona tutelata dai vincoli de Parco nazionale del Circeo. «A margine di una riunione dei sindaci dell'Ato4 ho appreso dell'iniziativa del Comune di Formia ha spiegato ieri Dario Bellini, assessore all'Ambiente di Latina e poiché purtroppo ancora oggi quei dischetti di plastica si riescono a trovare sulle spiagge oltre che da noi su tutta la costa tirrenica fino ad arrivare in Francia, abbiamo voluto fare la nostra parte, nella speranza che anche altre municipalità facciano altrettanto. L'ambiente va sempre difeso».
Al momento però in provincia di Latina sono solo due i Comuni che hanno intrapreso l'iniziativa di costituzione di parte civile. Nei mesi scorsi il sindaco di Formia Paola Villa, oggi dimissionaria, si è appellata a tutti i sindaci dell'Ato 4, soci/clienti di Acqualatina, affinché fosse intrapresa un'azione legale comune. «Il mio appello è caduto nel vuoto ha commentato ieri Villa e così ci siamo organizzati da soli: con delibera di giunta del 19 novembre scorso è stato dato incarico all'avvocato Domenico Di Russo per la costituzione di parte civile in vista dell'udienza preliminare presso il tribunale di Salerno a carico degli otto indagati. Mi aspettavo un'ampia adesione. Ma alla fine solo Latina si è fatta avanti».
Rita Cammarone
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