Paletti divelti e manifesti rimossi. La Colonia lucente, spiaggia inclusiva di Latina, a qualcuno dà fastidio. La sorpresa ieri mattina, per i responsabili delle due associazioni assegnatarie, la Peter Pan Ganemp e la Fenalc, che nella giornata di martedì avevano posto i paletti per iniziare a delimitare gli spazi sull'arenile, per poi avviare ieri il montaggio delle strutture. Ma ieri mattina, all'arrivo, hanno trovato tutto divelto e buttato per terra. La vicenda nasce alcuni mesi fa, quando l'amministrazione comunale di Latina, nell'ambito del Pua, sceglie di assegnare un proprio tratto di arenile, di cui detiene (e paga) la concessione demaniale, a una spiaggia inclusiva, ovvero adeguata anche per persone diversamente abili. L'amministrazione lancia quindi un avviso pubblico, cui rispondono tre soggetti. Uno viene escluso in quanto il progetto non viene ritenuto adeguato. Agli altri due, che ottengono punteggi simili, il tratto di arenile, che è molto ampio, viene assegnato parte a uno e parte all'altro.
La denuncia, ieri mattina, direttamente su Facebook, da parte del M5S e poi dall'assessore alla Marina, Adriana Calì, che non usa mezzi termini per parlare di «chiaro segnale di fastidio, in un momento in cui eravamo convinti di avere trovato dialogo e confronto e soprattutto di un progetto di inclusione, un progetto pilota, che certamente potrà essere migliorato, ma per farlo occorre anche partire e svolgere un monitoraggio». L'assessore Calì precisa anche che «abbiamo allertato la Polizia locale. Non sappiamo a chi le associazioni possano dare fastidio, ma certo qualcuno sta impedendo l'allestimento di una spiaggia inclusiva.
Nei giorni scorsi c'erano state polemiche, nate in particolare chi in passato aveva curato una spiaggia con accessibilità per persone diversamente abili con un patto di collaborazione, e che si definisce presidente onorario della Peter Pan, Vincenzo Armeni, che su Facebook aveva scritto: «Non è vero che a Latina l'amministrazione comunale non si occupa e preoccupa delle persone diversamente abili! È che li mette un po' più lontani da noi cosiddetti umani normali». Ma il presidente della Peter Pan, Paolo Cardarelli, precisa che «quanto affermato (da Armeni, ndr) è stato espresso e sottoscritto a titolo puramente personale e non in veste di presidente onorario dell'associazione». Secondo il vice presidente della Peter Pan, Giuseppe Bove, «si è trattato di una ragazzata».