Da Sabaudia parte il viaggio di Cattaneo e i suoi ragazzi verso Tokyo 2020

Francesco Cattaneo, direttore tecnico della nazionale di canottaggio
di Davide Mancini
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Martedì 24 Gennaio 2017, 12:43 - Ultimo aggiornamento: 26 Gennaio, 18:58
LATINA - E' partito da Sabaudia, divenuta ormai la sua casa, il viaggio verso Tokyo 2020 per Francesco Cattaneo, designato il mese scorso come erede di Giuseppe La Mura alla guida della nazionale italiana di canottaggio.
E l'inizio non poteva che essere nella città che lo ha accolto a braccia aperte nel 1989: "Sono nato a Salerno, ma la mia vita ormai è qui a Sabaudia, dove sono cresciuto umanamente e professionalmente - racconta l'ex allenatore delle Fiamme Gialle, ora al timone della squadra azzurra -. Questo è il posto ideale per allenarsi e iniziare a preparare tutta quella serie di appuntamenti, nazionali e internazionali, che ci porteranno alla prossima Olimpiade giapponese. A detta di tutti gli addetti ai lavori, Sabaudia è l'ambiente migliore per lavorare, specialmente nel periodo invernale, grazie ad un'ottima temperatura e alle caratteristiche del lago. Un posto che può diventare sicuramente una sorta di Piediluco nei periodi più rigidi dell'anno. E' stato bello sentire vicina la cittadinanza una volta ottenuto l'incarico come direttore tecnico, attestati di stima che mi hanno trasmesso ulteriore carica e fiducia per ricoprire nel migliore dei modi questo ruolo"
Il 2020 è lontano, ma non così tanto: "Per chi deve gestire e preparare un gruppo in vista di un evento così importante il tempo sembra essere sempre poco. Manca ancora molto è vero, ma a livello di organizzazione e programmazione mentale l'obiettivo è veramente dietro l'angolo. Occorre formare e plasmare una squadra, in cui oltre a ragazzi che hanno già una certa esperienza, anche in termini di medaglie olimpiche, sono presenti giovani di belle speranze che però devono crescere in fretta per arrivare ad altissimo livello".
Per il primo raduno sono stati convocati 54 atleti, tra uomini e donne, divisi per categorie Senior e Pesi Leggeri.
La via che porta a Tokyo 2020 è dura e il consiglio di Cattaneo ai suoi ragazzi è molto semplice: "Per affrontare una competizione del genere c'è bisogno di tanto lavoro e sacrifici. Non si può pensare di avere una vita normale, chi si prepara per affrontare una Olimpiade è una persona unica e sa bene che dovrà impegnarsi al massimo per farsi trovare pronto, anche perché dall'altra parte del mondo c'è già chi lo sta facendo per diventare il migliore. Bisogna allenarsi come se fosse la cosa più importante della vita".
 
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