Ma in questi momenti bisogna far tesoro degli accadimenti, anche di quelli negativi. «La gente dimentica in fretta - commenta il manager della Asl, Giorgio casati - invece dobbiamo mantenere alta l'attenzione e osservare scrupolosamente tutte le misure previste per evitare nuovi contagi». E' pur vero che buona parte dei venti casi riscontrati negli ultimi dieci giorni sono di cittadini italiano e stranieri rientrati iin aereo nel nostro paese, ma c'è anche il caso della famiglia di Formia: gli ispettori della Asl ancora non riescono a capire con certezza come e dove possa essere avvenuto il contagio.
LA SALA IBRIDA
Intanto il santa maria Goretti cerca di tornare alla normalità. Ieri è stata eseguita «una broncoscopia nella Sala Ibrida con l'innovativo sistema di guida denominato CT Cone Beam (CBCT)» spiegano dalla Asl pontina - che ha permesso la biopsia polmonare durante la visione radiologica tridimensionale». Come si ricorderà la sala ibrida è stata realizzata grazie alla collaborazione tra Comune, Fondazione sanità e ricerca e Università la Sapienza ed è «una sala chirurgica versatile dotata di ampi spazi, implementata con un sofisticato macchinario radiologico che permette di studiare e curare il paziente con tecniche radiologiche, angiografiche e TAC, tutto attraverso lo stesso dispositivo tecnologico».
LA PROTESTA DEL 118
Ma il ritorno alla normalità non è senza polemiche. Oggi a Roma protesteranno sotto la Regione Lazio gli operatori del 118. «Dopo il lockdown quelli che ci definivano eroi ci hanno abbandonato - dice il segretario provinciale Confail, Vinicio Amici, tra i promotori della protesta - Sfruttamento, demansionamento, indebolimento sono soltanto alcuni dei segni di una crisi sanitaria strutturale».
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