Coronavirus, il viaggio sul bus e il focolaio tra gli indiani.Ricostruire i link è sempre più difficile

Coronavirus, il viaggio sul bus e il focolaio tra gli indiani.Ricostruire i link è sempre più difficile
di Giovanni Del Giaccio
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Domenica 26 Luglio 2020, 09:21 - Ultimo aggiornamento: 10:41

Il bengalese positivo al Covid che venerdì voleva andare a vendere la sua merce in spiaggia a Sabaudia ha viaggiato in treno da Roma a Priverno e di ricostruire i possibili contatti che ha avuto si stanno occupando lo Spallanzani e il Servizio regionale per le malattie infettive (Seresmi), La carrozza è stata sanificata, la ricostruzione del link è affidata alle strutture romane. Dall'arrivo in provincia di Latina, invece, se ne occupa la Asl. Nella serata di venerdì l'appello a rivolgersi al numero verde 800118800 per chi aveva preso il bus delle 8,50 verso Sabaudia. Un mezzo pieno di ragazzi, soprattutto, diretti verso il mare. Numerose le chiamate ma anche la scoperta di un altro bus. Il primo, infatti, era pieno e l'autista ha invitato i passeggeri a prendere quello successivo.

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Per questo il sindaco di Priverno, Anna Maria Bilancia, ha scritto sulla sua pagina Facebook: «Chiedo ai ragazzi di Priverno e a tutte le altre persone che hanno viaggiato sui due pullman di attendere in casa, evitando contatti con altri». Lo stesso primo cittadino ha spiegato che: «A seguito di nuovi elementi la Asl sta verificando di quale dei due si tratti realmente. Attendiamo, quindi le comunicazioni della Asl, che provvederò a diffondere, per poi procedere di conseguenza». L'azienda sanitaria - come ha confermato il direttore generale Giorgio Casati - verificherà addirittura le telecamere di videosorveglianza della stazione per capire quale dei due mezzi ha preso l'immigrato. Per adesso sono confermate le numerose telefonate, ma per i test saranno richiamati solo quelli che erano sul bus preso dal venditore ambulante.

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Una situazione particolarmente difficile, perché i nuovi link non hanno le stesse certezze dei precedenti. Erano ristretti in ambiti familiari, si trovava - benché con tanta pazienza - il primo contagio e si risaliva ai potenziali. Adesso ci sono due casi a preoccupare, questo del venditore e quello del focolaio nella comunità indiana. Nel primo caso si dovrà verificare anche se abbia viaggiato nei giorni precedenti, oltre a fare lo screening a chi era sul bus, nel secondo è difficile risalire alle centinaia di indiani che possono avere avuto contatti con i positivi. La Asl ha incontraot i rappresentanti della comunità indiana, si cerca di risalire a tutti i contatti avuti da chi è risultato positivo. Per adesso la catena è a 9 casi, si sono presentate al Goretti infatti due donne positive perché conviventi con il giornalista indiano contagiato. Sono la moglie e una parente dell'uomo che a sua volta è considerato anello di congiunzione con i casi degli indiani di Sabaudia e Fondi. Proprio in questa città risultata positiva una donna di 75 anni - caso indicato ieri dal bollettino Asl - che si unisce alla dipendente comunale di Formia.
Per quanto concerne la donna di Fondi, ricoverata al Goretti, il secondo accertamento è risultato negativo ma viene tenuta comunque in osservazione.
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