Coronavirus, pacchi spesa e richieste di sostegno: «Anche professionisti tra i nuovi poveri»

Lisa Coletto, responsabile dell'area sociale della Croce rossa di Latina
di Giovanni Del Giaccio
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Sabato 18 Aprile 2020, 08:00

Chi aveva bisogno lo conoscevano già, ma da quando è scoppiata l'emergenza Coronavirus hanno imparato a rapportarsi con altri. Persone che mai avrebbero immaginato di vedere a chiedere un pacco viveri o un sostegno alla Croce Rossa. Sono i nuovi poveri, quelli messi in ginocchio dalle chiusure di attività e anche studi.

Lisa Coletto,  delegata dell'area sociale della Croce rossa di Latina, coordina l'emergenza con le aassociazioni di protezione civile, è volontaria da 15 anni e ne ha viste di tutti i colori, ma non avrebbe mai immaginato questa evoluzione.

«Si sononaggiunte famiglie e nuclei monoparentali a chi già seguivamo - spiega - tanti che lavoravano in nero, ma soprattutto autonomi e numerosi professionisti. Parliamo di attività ferme   da un mese e mezzo, anche due e molti al primo contatto si vergognano, spieghiamo cosa facciamo, poi andiamo a consegnare i pacchi».

Pasta, scatolame, olio, pomodoro, farina, zucchero. Un pacco tipo va bene per una famiglia di tre-quattro persone per una decina di giorni. Non è possibile consegnare merce fresca - a partire dalla carne -  ma se l'emergenza andrà avanti non è da escludere che ci si organizzerà anche per questo. 

«Adesso - aggiunge Lisa - ci arriva anche un'altra richiesta di aiuto, relativa alla parte economica, c'è chi ha esigenze diverse oltre al mangiare che sono quelle di avere una prospettiva, non chiudere la propria attività».  Croce rossa si coordina con la Caritas e i servizi sociali del Comune, c'è un database delle richieste, si cerca di evitare che qualcuno faccia il "furbo", ma le esigenze da affrontare con il passare dei giorni non sono solo quelle dei viveri. 

Vedi anche >> coronavirus_latina_volontari_cri_croce_rossa_aiuto_spesa_cosa_fare-5133290.html
 
La sede di Latina pullula di volontari: chi smista la merce, chi prepara i pacchi, chi procede alle consegne. Alle emergenze in Croce rossa sono abituati, ai nuovi poveri ancora no. 

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