Da lunedì parchi pubblici e mare riaperti a Latina: ma controlli a tappeto

Da lunedì parchi pubblici e mare riaperti a Latina: ma controlli a tappeto
di Andrea Apruzzese
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Giovedì 30 Aprile 2020, 10:20
Da lunedì riaprono cimiteri, parchi, giardini, ville anche a Latina, ma con rigidi controlli e ampie cautele. In vista di lunedì 4 maggio, ovvero dell’avvio della Fase 2 di convivenza con il nuovo coronavirus, quando l’intera popolazione sarà chiamata ad applicare un’attenzione ancora maggiore nei propri comportamenti a causa della parziale riapertura di alcune attività, anche il Comune capoluogo sta valutando cosa, se e come riaprire.

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In questi giorni si stanno susseguendo riunioni su riunioni in piazza del popolo per capire come applicare le nuove indicazioni del Governo. «Il cimitero riapre da lunedì», annuncia il sindaco, Damiano Coletta, che, sulle riaperture, in generale, premette: «Ci deve essere vigilanza», ovvero le aree saranno controllate dalle forze dell’ordine, anche se è difficile pensare a un concetto di presidio totale, data l’estensione del territorio comunale. Il controllo, nei parchi come sulla spiaggia, è centrale, a Latina come in tutta Italia: per avere più risorse da affiancare alla Polizia locale, piazza del Popolo potrebbe valutare appalti di minima portata con vigilantes, ma sarebbero da verificare i costi, oppure l’utilizzo di associazioni. Come riaprire quindi? Con senso di responsabilità e con qualche accortezza.

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Ad esempio, sui parchi, «l’idea è quella di aprirli tutti, in modo da favorire una maggiore distribuzione delle persone», evitando così i temuti assembramenti: «Vedremo mano a mano come andrà e come risponderanno le persone. Come viene detto da quando è stato firmato il decreto, la cosa importante è il senso di responsabilità dei cittadini, essendoci più gente in strada». E per il mare? «Stiamo progettando un piano di presidio con la Polizia locale». Ampio è poi il discorso sul trasporto pubblico locale e, più in generale, sulla mobilità cittadina. Coletta premette che «Csc (il gestore del Tpl, ndr) sa come organizzare, fin dall’inizio dell’emergenza ha saputo gestire gli spazi a bordo, le santificazioni dei mezzi e altro, tenendo fede alle indicazioni. Abbiamo attivato e promosso una cultura del mezzo pubblico, ma non siamo a livello di città metropolitane, la situazione è controllabile». Secondo il primo cittadino, piuttosto, «sarebbe l’occasione per promuovere un altro tipo di mobilità, con la cultura dell’uso della bici, dei monopattini, del bike sharing. Dobbiamo andare verso questa direzione, innescare un circolo virtuoso, una visione che cambi nella direzione della mobilità sostenibile».
Andrea Apruzzese 
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