Coronavirus: riaprono ambulatori e servizi della Asl, ma prenotare è impossibile

Coronavirus: riaprono ambulatori e servizi della Asl, ma prenotare è impossibile
di Giovanni Del Giaccio
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Venerdì 29 Maggio 2020, 13:49

I dati li ha forniti il direttore generale della Asl di Latina, Giorgio Casati, durante la conferenza di mercoledì: 50.000 prestazioni ambulatoriali o esami da recuperare per il periodo di blocco delle attività. L'idea è quella di aprire le strutture della Asl anche nei fine settimana, per un esame diagnostico o una visita specialistica, ma intanto riuscire a prenotare è impresa impossibile.

Il 25 maggio, in teoria, tutto è tornato regolare dopo la quarantena per il Coronavirus, solo che per adesso non si può prenotare nulla. O quasi. La sensazione? Di confusione, perché se un utente si rega all'unico centro di prenotazione aperto a Latina - in Largo Celli - dopo un paio d'ore di fila si sente rispondere che «è tutto fermo», qualcuno suggerisce di chiamare il numero unico 069939 della Regione ma risponde un messaggio registrato: «La sospensione di attività ambulatoriali e relativa prenotazione rimane attiva». Questo sia per quanto riguarda il servizio sanitario nazionale (pagando cioè solo il ticket) sia per le attività libero professionali. Le uniche prestazioni che si possono prenotare sono quelle con la U - da garantire entro 72 ore - o B, vale a dire entro 10 giorni. Potrebbero, perché come vedremo ci sono alcune che non vengono effettuate. Al tempo stesso - è sempre il messaggio a riferirlo - verranno garantite «dialisi, visite oncologiche, radio e chemioterapia, di controllo chirurgia e ortopedia post operatorie, assistenza ostetrica non differibile».

La registrazione informa che è possibile proseguire solo se si è ricevuto un sms che riguarda il recupero di prestazioni prenotate in precedenza.

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Dicevamo delle U e delle B che si possono (potrebbero) prenotare. Sì, perché c'è chi a largo Celli si è sentito rispondere - per esempio - che una scintigrafia del miocardio non è prenotabile. Nonostante una richiesta con lettera B. E un ecocardio, fra l'altro propedeutico alla scintigrafia stessa? «Non si può». Almeno a Latina. Perché andando a Roma si riesce, ma tra un mese. Un semplice esame del flusso delle urine? Si fa al padiglione universitario dell'Icot, per esempio, ma «è tutto fermo» - rispondono - e per gli appuntamenti occorre rivolgersi al Cup regionale. La risposta la conoscete già.

C'è stata un'emergenza mondiale, non c'è dubbio, e tutto è comprensibile, ma non consentire la prenotazione anche di prestazioni urgenti è almeno fuori luogo.
A questo si aggiunga che ci sono stati problemi anche durante la fase di quarantena, quando ad esempio le prestazioni oncologiche erano garantite. Dal centro unico di prenotazione della Regione Lazio venivano disdetti gli appuntamenti, dai servizi i pazienti venivano chiamati, più di qualcuno purtroppo non si è presentato. Vuoi per la chiamata ricevuta, vuoi per il timore di contrarre l'infezione. Il 25 maggio sembrava una data decisiva per la ripresa dei servizi e degli ambulatori. Sembrava.
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