Da Bergamo a Sabaudia, gemelli in vacanza (e lavoro) per diventare bagnini

Andrea e Luca D'Auria a Sabaudia
di Rita Cammarone
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Martedì 18 Agosto 2020, 06:30

Fratelli gemelli della provincia di Bergamo 16 anni, aspiranti bagnini a Sabaudia: un esempio di altri tempi, riproposto in chiave moderna nella difficile estate di convivenza con il Covid e della movida impazzita. Loro, Andrea e Luca, sono ripartiti per Romano di Lombardia dopo aver trascorso due settimane di vacanza con la famiglia al Circeo, ospiti della nonna paterna. «Una vacanza-lavoro già sperimentata la scorsa estate e l’anno precedente», spiega il padre Marco D’Auria, originario di San Felice Circeo, da anni a Milano, giornalista e genitore al “quadrato”: oltre ai due 16enni, ha un’altra coppia di figli gemelli, Giulio e Maria Sofia, di poco più di un anno.
Andrea e Luca, durante il soggiorno pontino, sono stati impegnati quattro ore al mattino presso uno stabilimento balneare sul lungomare di Sabaudia, con il compito di rastrellare la sabbia di buon mattino, posizionare lettini e sdraio, aprire gli ombrelloni ed accompagnare i clienti al posto prenotato. 
Un piccolo sacrificio con vista Torre Paola, prima di godersi di pomeriggio il mare splendido con i fratellini più piccoli, e tanta soddisfazione. «Mi piaceva l’idea – afferma il padre - che i miei figli potessero vivere la mia stessa esperienza di quando ero ragazzo, che finita la scuola mi trovavo al pari dei miei amici un lavoretto estivo per mettere via un po’ di soldi. Andrea e Luca hanno voluto ‘assecondarmi’ e ora sono molto soddisfatti. Hanno iniziato a 14 anni con un paio d’ore al mattino per qualche giorno, a 15 per una settimana; quest’anno due settimane e quattro ore al giorno. Prima del ritorno a scuola avranno comunque ancora occasioni di svago». I gemelli, reduci da mesi di incubo nella terra martoriata dal Coronavirus, hanno preso molto sul serio questo piccolo-grande impegno lavorativo ai piedi del promontorio, tanto che durante il prossimo inverno frequenteranno per loro scelta il corso per diventare bagnini a tutti gli effetti e sperare in un lavoro un po’ più strutturato a Sabaudia, almeno per un mese e a tempo pieno nell’estate 2021. 

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I RAGAZZI

Andrea frequenta il Liceo delle scienze applicate a Romano di Lombardia e con la paga di queste due settimane contribuirà all’acquisto di un nuovo pc super-potente. Al Circeo ha sentito le polemiche sulla movida dei minorenni scatenati, ma solo in lontananza, perché né lui né il fratello sono andati nel centro storico a fare baldoria fino all’alba: «A parte l’impegno di lavoro che avevamo al mattino – afferma –, venendo da un territorio particolarmente colpito dal Covid, dico che occorre essere prudenti e questo comporta la necessità di assumere atteggiamenti più tranquilli da parte di tutti e nel rispetto del distanziamento». 
Suo fratello Luca frequenta lo stesso Liceo ma con indirizzo economico-sociale. A differenza di Andrea, Luca ha deciso di mettere da parte l’80% della sua paghetta ricevuta a Sabaudia: «Mi terrò a disposizione soltanto il 20% della somma, per spese tipo una pizza con gli amici. Sono contentissimo di aver potuto lavorare anche quest’estate e spero il prossimo anno di tornare per un lavoro più ‘consistente’, conseguendo anche il titolo di bagnino». 
Insomma, due ragazzi con la testa sulle spalle, espressione di una bella gioventù, l’altra faccia di quella che terrorizza le notti brave del Circeo e dell’isola di Ponza. «Ho notato in questi giorni tra Sabaudia e il Circeo – conclude Luca – che nessuno porta la mascherina anche in situazioni di affollamento. Ritengo si tratti di persone irresponsabili. Non trovo altri aggettivi per qualificarle». 
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