Autostrada Roma-Latina, il Consiglio di Stato accoglie il ricorso: gara da rifare

Autostrada Roma-Latina, il Consiglio di Stato accoglie il ricorso: gara da rifare
di Vittorio Buongiorno e Marco Cusumano
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Giovedì 13 Settembre 2018, 18:16 - Ultimo aggiornamento: 18:44
Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso della Salini Impregilo e annullato gli atti di gara «a partire dalla lettera di invito» per la gara indetta da
Autostrade del Lazio per l'affidamento in concessione delle attività
di progettazione esecutiva, costruzione e gestione del «Corridoio
Intermodale Roma-Latina e Collegamento Cisterna- Valmontone», ribaltando la sentenza di primo grado del Tar che aveva invece dato ragione al Consorzio Sis.

«Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Quinta) - si legge nel provvedimento - definitivamente pronunciando sugli appelli principale e incidentale, come in epigrafe proposto, così provvede:  accoglie nei sensi di cui in motivazione l’appello principale (ovvero quello della Salini Impregilo, ndr); - respinge l’appello incidentale (quello proposto dal Consorzio Sis, ndr)» e «per l’effetto, in riforma della sentenza di primo grado, accoglie il ricorso e i motivi aggiunti della Salini Impregilo s.p.a. ed annulla gli atti impugnati, nei termini indicati in motivazione». Compensate le spese del doppio grado di giudizio.

I termin indicati in motivazione sono quelli espressi al punto 76 della sentenza: «In ragione di tutto quanto finora rilevato - scrivono i giudici - le censure della Salini Impregilo concernenti la formula matematica prevista dalla lettera di invito per la valutazione delle offerte relativamente all’utilizzo del contributo pubblico (pag. 40 – 43 dell’appello principale), e di contraddittorietà in atti nell’operato dell’amministrazione, nella parte in cui pur a fronte di notevoli perplessità emerse in ordine alla convenienza dell’offerta del Consorzio Sis Autostrade del Lazio ha nondimeno aggiudicato a questa la gara (pag. 43 - 52). Dal relativo accoglimento deriva l’annullamento in parte qua della lettera di invito e l’obbligo per l’amministrazione di rinnovare la gara a partire da tale segmento risultato illegittimo», perché spiegano i giudici «dal carteggio così sinteticamente descritto si trae conferma delle criticità insite nel criterio di valutazione predisposto nella lettera di invito, oltre che della fondatezza delle censure di contraddittorietà dell’operato dell’amministrazione formulate sul punto dalla Salini Impregilo».

Dunque la gara annullata dovrà ripartire dalla lettera di invito, risultata illegittima. L'opera - con un importo a base di gara da 2,72 miliardi - è inclusa tra le infrastrutture strategiche regolate dalla cosiddetta «legge
obiettivo».
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