Commissioni, stretta al Comune di Latina: stop ai furbetti che firmano solo per il gettone

Marina Aramini
di Rita Cammarone
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Giovedì 9 Luglio 2020, 12:38
Mai più furbetti nelle commissioni consiliari del Comune di Latina. Via libera, ieri mattina, alla proposta di deliberazione della modifica del regolamento che consentirà l'attribuzione del gettone di presenza soltanto se la partecipazione alla riunione, da parte del singolo commissario, risulterà pari ad almeno l'80% della seduta, come risulterà dagli atti e dalla verbalizzazione redatta.
Vietato nel prossimo futuro, quindi, firmare la presenza ed uscire dopo cinque minuti se non si vorrà perdere l'emolumento, attualmente fissato a 92,96 euro a seduta.

La nuova regola riguarda soltanto le commissioni in presenza. Vale a dire che il tetto dell'80% non sarà richiesto per le sedute in modalità telematica, come quelle svolte a seguito dell'emergenza Covid, che con la modifica proposta vengono statuite quale misura straordinaria. La novità è emersa dall'esame dell'ordine del giorno della commissione Affari istituzionali, indetta dalla presidente Marina Aramini.
«Sono molto soddisfatta di questo risultato che non ha avuto alcun voto contrario ha commentato a margine la consigliera -. Apprezzamento è stato espresso anche dai commissari di minoranza, che tuttavia si sono astenuti. Si tratta di un'innovazione che contiene un messaggio di valenza etica, di rispetto della collettività che comunque paga l'impegno di carattere politico.

La presenza effettiva di un consigliere in commissione è elemento di primaria importanza, anche ai fini dell'efficienza perché comporterà una maggiore puntualità da parte di tutti i commissari».
«Come punto fondante aggiunge la consigliera Aramini - c'è anche un messaggio di rispetto che ci deve essere da parte del consigliere verso le tematiche che si affrontano: ogni argomento ha la sua dignità ed ogni argomento deve essere parimenti affrontato».

Ieri mattina la commissione Affari istituzionali ha esaminato anche una proposta di deliberazione di modifica del regolamento del Consiglio comunale che introduce un comma per la verifica dello stato di attuazione delle mozioni contenenti indirizzi politici per l'attività del sindaco e della giunta. Si tratta di una modifica particolarmente sentita dai consiglieri, sia di maggioranza che di opposizione, e più volte sollecitata a fonte del fatto che delle numerose mozioni approvate in Consiglio spesso se ne perde traccia.
Il nuovo comma prevede, a quattro mesi dall'approvazione della mozione, la convocazione della commissione competente con convocazione del sindaco e/o degli assessori al ramo per la verifica dello stato di attuazione dell'atto consiliare. Le proposte di deliberazione, votate ieri in commissione, sono ora pronta per l'esame del Consiglio comunale.
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