Coletta riapre al dialogo: «Credo che ci sia disponibilità a sedersi attorno a un tavolo». Incognita centrodestra

Coletta riapre al dialogo: «Credo che ci sia disponibilità a sedersi attorno a un tavolo». Incognita centrodestra
di Andrea Apruzzese
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Sabato 10 Settembre 2022, 12:22

«C'è chi ha una posizione più rigida e chi meno, ma complessivamente credo che ci sia disponibilità a sedersi attorno a un tavolo». Damiano Coletta, 24 ore dopo essere stato nuovamente proclamato sindaco di Latina per la terza volta consecutiva, in seguito alla rinnovazione del voto del primo turno in 22 sezioni su 116, riflette sulle possibilità di allargare la maggioranza, oggi che può contare su soli 13 consiglieri contro i 19 di centrodestra.

«Segnali di disponibilità ne sono arrivati, ma è prematuro dire da chi - si schernisce - comunque capisco una dichiarazione fatta in un contesto politico nazionale, ma poi bisogna guardare in faccia le persone che ti votano, e con cui ti rapporti quotidianamente e quindi credo che ci debba essere quel senso di responsabilità che consenta di sederci a un tavolo». Il problema per Coletta, oggi come un anno fa, è risolvere l'anatra zoppa, ovvero il fatto di essere un sindaco con un Consiglio a maggioranza di senso opposto.

Un anno fa, Coletta mantenne per sé alcune deleghe, e rimase vuoto un posto in giunta; oggi sono diventati due, dato che il M5S (che aveva un assessore) è oggi fuori dal Consiglio.
«Mi dispiace che Gianluca Bono non sia riuscito a entrare, perché lo ritengo una risorsa per Latina, per la sua serietà e lealtà. Relativamente ai due posti in giunta, sicuramente ci sarà una rimodulazione della squadra, ma lo si era detto, che dopo un anno ci sarebbe stato un tagliando; questa è un'occasione per confrontarci: non è una spartizione, ma un'assunzione di responsabilità. Tutti atti che andranno condivisi con la coalizione».
Coalizione che incontrerà nei primi giorni della prossima settimana: «L'agenda è già fissata: incontrerò tutti gli esponenti delle liste di coalizione perché è importante condividere le scelte e il percorso da fare».

Ma non c'è solo l'agenda politica: «Stiamo programmando una serie di incontri con i cittadini, perché sul territorio non si va solo a chiedere i voti, ma bisogna essere sempre presenti».

CONTI SOTTO LA LENTE
Ieri è stato il nuovo (il terzo) primo giorno da sindaco rieletto, per Coletta, che ha incontrato il segretario generale del Comune, e alcuni dirigenti. «Ho fatto il punto della situazione dal punto di vista amministrativo, le cose fatte e quelle immediatamente da fare. Stiamo riguardando i conti, perché l'incremento dei costi energetici è anche al di là delle ipotesi preventivate e ci costringe a rivedere delle scelte. Fermo restando che non si toccano le spese per gli investimenti. Con il dirigente al Bilancio, abbiamo stabilito di preservare la quota da destinare alle assunzioni, che sono propedeutiche per tutto il resto: contiamo di assumere 22 persone nell'arco di un mese, e questo ci consentirà di puntellare quei settori che necessitano di supporto, ad esempio i servizi all'utenza: Ufficio TaRi, Anagrafe, Ufficio Urbanistica. Come da programma, conto di partire con questo, rafforzare la struttura».

CONSIGLIO, C'E' TEMPO
E poi il primo Consiglio: «I tempi sono quei 15-20 giorni, che servono anche per far decantare il clima, che mi auguro torni a essere dialogante e costruttivo». Teme una sfiducia o nuovi ricorsi? «La gente vuole che a Latina si governi, non vuole conflittualità e tantomeno stalli. Riportiamo la supremazia della politica, non possiamo più ragionare in termini di ricorsi, ci sono espressioni di voto che vanno rispettate, bisogna rapportarsi anche con chi non ci ha votato, e questo va fatto da entrambe le parti. Ora mettiamo la barra dritta e andiamo a raccogliere quanto seminato per la città». Ma il futuro per il momento resta ancora una incognita.

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