Montello, cloroformio e metalli nell'acqua della falda, Arpa: valori sopra i limiti

Montello, cloroformio e metalli nell'acqua della falda, Arpa: valori sopra i limiti
di Rita Cammarone
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Martedì 12 Maggio 2020, 16:30
Triclorometano (cloroformio), composto nocivo alla salute umana e all'ambiente. Rientra tra le sostanze clorurate cancerogene. Nella discarica di Borgo Montello ce ne è in quantità superiori anche fino a 19 volte - alle concentrazioni soglia di contaminazione e secondo l'Arpa Lazio la sua dispersione in acqua è abbastanza diffusa.
E' questo uno dei passaggi più rilevanti emersi dagli esiti analitici del campionamento delle acque sotterranee, effettuato in contraddittorio con le due società, Indeco ed Ecoambiente, titolari degli invasi di via Monfalcone a Latina. Un passaggio cruciale per la verifica dello stato di salute del sito e per l'esame di progetti di ripresa delle attività legate ai rifiuti. Il 5 febbraio scorso, la conferenza dei servizi relativa alla richiesta di Ecoambiente di autorizzazione ad abbancare ulteriori 38mila metri cubi di rifiuti, si era conclusa con un aggiornamento della seduta all'esito delle analisi in contraddittorio, già accordate con Arpa Lazio e le società private a partire dal 10 febbraio, al fine della valutazione conclusiva.

Con una relazione di 15 pagine i dottori Domenico Longo e Mauro D'Angelantonio hanno comunicato a Marco Le Foche, dirigente del servizio Suolo e Bonifiche dell'Arpa, gli esiti del campionamento effettuato, dal 10 al 17 febbraio, in 16 punti di prelievo, 8 nell'area di pertinenza di Ecoambiente, 8 in quella di Indeco. In un campione prelevato da uno dei piezometri nel sito Ecoambiente la quantità di arsenico è pari a 41,6 microgrammi al litro contro la soglia massima di 10, il ferro 10400 contro la soglia massima di 200; manganese in concentrazione pari a 1830 in un piezometro dell'area Indeco contro un massimo consentito di 50, solo per citare alcuni esempi.
Emerge nel complesso dei punti di osservazione (ai 16 si aggiungono anche i 5 di monitoraggio Aia) che i parametri di triclorometano, dicloropropano e diclorobenzene, pur in concentrazione contaminante, risultano conformi alle concentrazioni di soglia di rischio. In quanto alla presenza massiccia di metalli viene in parte attribuita ai valori di fondo naturale. Da rielaborare, invece, l'analisi del rischio: Si ritiene necessario che la rielaborazione dell'analisi di rischio preveda anche l'individuazione degli eventuali punti di conformità delle acque sotterranee e la loro esplicitazione. Conclusione che lascia bene sperare per una non ripartenza dell'attività di discarica, come affermato ieri dal sindaco Damiano Coletta in conferenza dei sindaci sui rifiuti.
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