Clochard a Latina, un piano dopo i controlli

Clochard a Latina, un piano dopo i controlli
di Andrea Apruzzese
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Venerdì 10 Giugno 2022, 12:14

I controlli congiunti di Polizia Locale e Pronto intervento sociale continueranno in tutti i luoghi di Latina dove sostano cittadini senza fissa dimora, con lo scopo principale di identificarli uno per uno, mentre il Comune sta avviando nuove soluzioni per abitazioni condivise, grazie a 1,8 milioni di euro concessi nell'ambito del Pnrr al distretto 3. All'indomani dei controlli eseguiti in piazza Santa Maria Goretti e via Saffi, e dopo quelli delle scorse settimane su viale Don Morosini, il Comune di Latina intende proseguire sulla linea, da un lato della sicurezza, dall'altro dell'assistenza.

Nel servizio di mercoledì sera a piazza Santa Maria Goretti, sono state identificate 10 persone e 2 fotosegnalate; in particolare, due cittadini di origine indiana sono stati condotti in ufficio, vigilati e poi accompagnati all'immigrazione, perché uno ha un decreto di espulsione l'altro è irregolare e va fatto il decreto di espulsione. Il tema è anche che, a luoghi diversi, corrispondono anche problemi diversi, come spiega l'assessore al Welfare Francesca Pierleoni: «Questa prima ondata di controlli serve per identificarli tutti, per studiare la situazione di ognuno e capire come aiutarli. Mentre in viale Don Morosini si tratta perlopiù di senza fissa dimora molti dei quali la notte sono al dormitorio, in piazza Santa Maria Goretti si registrano anche persone con problemi di tossicodipendenza e di dipendenza da alcolici che vivono lì anche di giorno; al parco Falcone e Borsellino ci sono altre persone ancora, di origine indiana, che sono qui di passaggio.

Noi stiamo controllando tutte queste aree per capire come intervenire al meglio. Il Pis gli propone il dormitorio, ma non tutti vogliono essere seguiti o aiutati, per alcuni è una scelta di vita, altri non accettano le regole. Non è semplice convincerli».

Il Comune avrà anche a disposizione, insieme alle altre amministrazioni di distretto, dei fondi da poter impiegare per un progetto che si chiama Housing First, per dare un tetto in coabitazione ai senza fissa dimora in appartamenti già del Comune o in beni confiscati: «Si tratta di piccoli nuclei, che coabitano in un appartamento, aiutati e assistiti dai servizi sociali, ma è chiaro che anche in quella situazione dovranno rispettare delle regole e non è sempre semplice convincerli. Abbiamo ottenuto per il distretto 3, di Latina e Monti Lepini, a valere sui bandi Pnrr 710mila euro per l'Housing First e 1.090.000 euro per centri servizi, sempre nell'ambito di interventi per la povertà estrema. Entro giugno dovremo consegnare il progetto definitivo e il piano finanziario, e entro settembre le planimetrie, seguendo i tempi dettati dal Governo».

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