L'addio di Cisterna alla piccola Desirée, una folla ai funerali

L'addio di Cisterna alla piccola Desirée, una folla ai funerali
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Martedì 30 Ottobre 2018, 15:25 - Ultimo aggiornamento: 31 Ottobre, 10:28

Una folla commossa ha salutato per l'ultima volta nella chiesa del quartiere San Valentino di Cisterna la piccola Desirée Mariottini.

15,15: i funerali inizieranno tra pochi minuti, esequie strazianti, per l'addio a una creatura di 16 anni, poco più che una bambina, barbaramente uccisa a Roma, nel quartiere San Lorenzo, nella notte tra il 18 e il 19 ottobre. Drogata e uccisa da un gruppo di disgraziati, balordi che bivaccavano in quel palazzo abbandonato nel cuore della Capitale tra droga e squallore. Quattro di loro sono in carcere, altri ancora ricercati.

Ad aspettare il feretro centinaia di persone, tanti i ragazzi, ci sono i cartelloni delle sue amiche con scritto: questa è per te che mi manchi, perché ti penso, perché ti sogno. Proteggici adesso che non ci sei più. Proteggici perché puoi farlo solo tu.

15,30: arrivano il sindaco di Cisterna, Mauro Carturan, il presidente della Provincia di Latina Carlo Medici e il leader di fratelli d'Italia Giorgia Meloni. Viene aperto uno striscione con scritto Giustizia per Desirée.

15,33:  un appaluso per l'arrivo del feretro della ragazza di 16 anni, ad accoglierla le note di "Per te"
di Jovanotti

15,40: la bara bianca, coperta da un cuscino di rose bianche, entra in chiesa seguita dalla mamma, dal papà e dai nonni. I funerali sono celebrati da don Livio Fabiani


Il dolore del padre di Desy, Gianluca Zuncheddu, confortato da amici e parenti all'arrivo in chiesa



Lo strazio della mamma, Barbara Mariottini, anche lei accolta dall'affetto dei famigliari e degli amici. La famiglia di Desirée vive una situazione drammatica da ormai due settimane, dal mercoledì precedente al ritrovamento del suo cadavere nello stabile di via dei Lucani, quando dopo una telefonata è scomparsa. Le ricerche, il ritrovamente del suo cadavere e le indagini che hanno messo in luce la più terribile delle fini, drogata e stuprata da più persone, senza nessuna pietà per qualla giovane vita.

15.50: dice don Livio Fabiani nell'omelia: «Oggi in questa chiesa diamo l’estremo saluto terreno a Desirée. In questa chiesa Desirée da me ha ricevuto la Prima Comunione e, qualche anno dopo la Cresima. Non avrei mai pensato che un giorno, oggi, sarei stato io stesso a darle l’ultimo saluto. In questo momento però vorrei invitare tutti voi a dimenticare ciò che i giornali e gli altri mezzi di comunicazione nel bene e nel male, nella verità e nella menzogna, ci hanno presentato. Stringiamoci intorno a Desirée e ai suoi famigliari. Facciamo loro sentire la nostra vicinanza e il nostro affetto. Ma soprattutto cerchiamo di ricevere, nella gioia e nel dolore, il messaggio umano e cristiano che deriva da questo nostro stare insieme. In questo luogo, per fare nostro questo messaggio riflettiamo sulle letture proclamate poco fa in questa celebrazione».
Don Livio prosegue: «Oggi, anche se la mia persona è insignificante e la mia voce debole e flebile, mi permetto di fare un appello a tutti i responsabili della cosa pubblica, grandi o piccoli, centrali o periferici che essi siano, a vigilare, a controllare e a intervenire a tempo debito contro ogni forma di violenza senza aspettare che questa violenza esploda e che si ripeta ciò per cui oggi stiamo piangendo. E la nostra preghiera sia anche per questo».
Poi parlano gli zii e una suora, ricordano Desirée, quanto è stata amata, forse troppo protetta per fortificarsi, per essere in grado di difendersi dalle atrocità del mondo.

16.40: la messa è finita. La folla attende l'uscita del feretro. Viene spiegato un lungo striscione, c'è scritta la frase di una canzone di Gianluca Grignani: "Cammina nel sole", recita: non c'è direzione. Ma profumo di viole c'è. Tu cammina nel sole.

16.45: esce la bara bianca, vengono liberate in cielo colombe e decine di palloncini: bianchi, rosa, viola.

Vengono esplosi fuochi d'artificio. Ancora un lungo applauso che accompagna via da questa terra la piccola vita di Desy sulle notte di "Torna a casa" dei Maneskin, scelta dalla mamma Barbara.

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