Latina, non c'è pace per il Circolo cittadino: l'Arena-parcheggio della discordia

Latina, non c'è pace per il Circolo cittadino: l'Arena-parcheggio della discordia
di Andrea Apruzzese
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Domenica 6 Settembre 2020, 08:18
Valorizzazione nella continuità, senza stravolgere nulla dell'attuale: anzi, «il progetto ha la finalità di far vedere che cambi qualcosa, ma senza cambiare nulla». E il Circolo, una volta perfezionata l'acquisizione della struttura da parte del Comune, potrebbe anche restare in comodato d'uso. Damiano Coletta, sindaco di Latina, incontra i soci del Circolo, per fare chiarezza sul progetto di valorizzazione e acquisizione della struttura dall'attuale proprietà, il Demanio, presentato sotto Ferragosto.

Un progetto nato perché, ha ricordato Coletta nell'incontro di ieri mattina, voluto dal presidente del Circolo cittadino, Alfredo De Santis, per far incontrare tutti (o quasi) i 130 soci con il primo cittadino e l'assessore al Patrimonio, Emilio Ranieri, «l'alternativa è che, se non lo prende il Comune, il Demanio lo metterà all'asta (medesima sorte anche per ex Teti, ex Enal, Casa del combattente e Casa dei Cursori, ndr)» e dunque gli immobili potrebbero anche finire in mano privata.

Il sindaco ribadisce, davanti a una platea di soci in parte preoccupati, in parte furenti, «il profondo rispetto per il Circolo, la sua attività e la sua storia, per la risorsa che rappresenta per la città». E assicura: «Ogni decisione sarà presa insieme al Circolo, la valorizzazione proseguirà nel solco di questa presidenza» e per decidere cosa accadrà, «si faranno tavoli tecnici in cui sarà presente il Circolo con il presidente o le persone che lui vorrà indicare». Ma il cuore del dibattito è l'utilizzo dell'arena, oggi un parcheggio per i soci, ma che, in caso di eventi, viene attrezzata con sedie e palcoscenico (e le auto restano fuori). Ranieri spiega che nel progetto «si dice semplicemente di dotarla di attrezzature e strumenti per la sua fruibilità». Ranieri non entra in dettaglio più di tanto, d'altronde il progetto di valorizzazione è al momento poco più di un canovaccio messo giù in quattro pagine sotto la scadenza del 17 agosto, per dire al Demanio che il Comune è interessato; ma non fa mistero dell'ipotesi di far tornare l'Arena a una destinazione di eventi e manifestazioni, non ultime quelle sportive, magari con delle tribunette piccole, poste sui lati.
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Ampio il dibattito, in cui interviene come socio anche Roberto Cecere (segretario generale della Cisl) a chiedere che «non si insedi qui un condominio di servizi». I soci sono preoccupati, chiedono che ne sarà dell'autonomia del Circolo, cosa ne sarà di un eventuale pagamento di un affitto al Comune (oggi il Circolo versa al Demanio, proprietario della struttura, un canone di circa 400 euro al mese); c'è chi si spinge a urlare: «Prima buttateci fuori, e poi potrete decidere cosa farne». E Coletta ribatte: «Quelle pronunciate dall'assessore Ranieri sono al momento solo delle ipotesi», promettendo che «la vita del Circolo continuerà nel solco di quanto fatto finora, il soggetto attuatore sarà il Comune insieme al Circolo. Si stabilirà un protocollo di intesa, e, riconoscendo il valore storico di una associazione, ci sono forme di collaborazione che possono rientrare anche in un comodato d'uso».

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Ma il vero nodo è proprio quello dell'Arena. Sul punto gli animi si sono scaldati: «Lo sport non lo vogliamo! Mettere i ragazzi qui a giocare disturberebbe i concerti, le presentazioni culturali, i tornei di bridge», è stato il lamento. Poi il malcontento è esploso quando il presidente, Alfredo De Santis, ha dato la parola a un non socio, ma fratello di un socio, l'architetto Paolo Costanzo, che ha ricordato come «il basket di Latina è nato al Circolo».

E' un dato di fatto: l'Arena è stata cancellata per far posto a un parcheggio per pochi. Lo storico centro di aggregazione di generazioni di latinensi è sparito per consentire ai soci (130) di parcheggiare praticamente in piazz. Basta infatti pagare la quota di 25 euro mensili (acquistando a 25 euro il telecomando del cancello) per lasciare l'auto al Circolo. Nell'Arena entrano circa una trentina di auto, ma a quanto pare non si litiga per il posto, i soci si conoscono tra loro e sanno gli orari di parcheggio l'uno dell'altro.
A sorpresa tra i soci del Circolo cittadino, chi si è alzato in piedi, ieri, per difendere il progetto del Comune di acquisizione della struttura, è stato Vincenzo Bianchi. Proprio lui, che fu tra i fondatori di Forza Italia a Latina, e ne fu per venti anni uno dei massimi esponenti, con ruoli che andarono dal parlamentare al vicesindaco al presidente di Latina Ambiente, fino al clamoroso abbandono del 2015: «Se le condizioni del Demanio sono che o se lo prende il Comune o va all'asta, allora la proposta del Comune è sacra, e va difesa pubblicamente», ha detto Bianchi. Un paradosso, se si pensa alla distanza politica che separa l'attuale amministrazione civica da quelle precedenti di centrodestra. Ma, a chi glielo fa notare, Coletta non si dice stupito: «È stato uomo di amministrazione e sa che in amministrazione, quando arriva il momento delle scelte, bisogna decidere».
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