Chiosco al lido di Latina distrutto dalle fiamme, indaga la polizia

Chiosco al lido di Latina distrutto dalle fiamme, indaga la polizia
di Fabrizio Scarfò
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Lunedì 15 Maggio 2023, 11:28

Nella notte fra sabato e domenica uno dei chioschi del lungomare di Latina è stato completamente distrutto dalle fiamme: un rogo scoppiato nonostante la pioggia battente che aveva inumidito l'intera struttura, in fase di allestimento e priva della copertura in paglia, ma soprattutto non ancora dotata di un impianto elettrico. Una serie di dettagli che alimentano l'ipotesi dolosa.

L'ALLARME

La segnalazione è arrivata ai vigili del fuoco intorno alle 21,30 di sabato sera, quando il personale operativo del comando di Latina è intervenuto all'altezza del km 2 del lungomare, a poche centinaia di metri da Rio Martino: una volta sul posto, i pompieri si sono trovati di fronte alla struttura in legno, l'ultima partendo da Capoportiere, completamente avvolta dalle fiamme. Dopo le operazioni di spegnimento, del chiosco (il quinto) non era rimasto altro che il suo scheletro carbonizzato, oltre a tavoli metallici, suppellettili e sacchi di iuta ridotti in cenere. Sul posto anche gli agenti della Squadra Volante i quali, insieme ai vigili del fuoco, hanno valutato e analizzato il materiale trovato sulla scena per cercare di risalire alle cause che, al momento, risultano ancora in fase di accertamento, anche se i dubbi sono davvero pochi. La pioggia battente che negli ultimi giorni non ha mai praticamente smesso di cadere sulla struttura, priva di copertura e quindi completamente umida da ore.

Inoltre, non essendoci impianto elettrico, è da escludere il corto circuito. «Doveva arrivare tutto la prossima settimana insieme agli arredamenti» racconta uno dei ragazzi pronto a lavorarci nell'imminente stagione estiva: «Non c'era altro che la struttura in legno, tra l'altro interamente composta da travi in ciliegio, un tipo di legname che il carpentiere ci aveva assicurato che non avrebbe mai potuto prendere fuoco, se non imbevuto di benzina».

«Non abbiamo mai ricevuto minacce di alcun tipo, né abbiamo avuto episodi di tensione con qualcuno» spiegano increduli gli amministratori del chiosco. «Abbiamo aperto lo scorso anno e siamo fuori da qualsiasi tipo di dinamica che in passato ha causato episodi simili» racconta uno dei soci. «Eppure, non riusciamo a capire come l'incendio possa essere scoppiato da solo: non c'era neanche la paglia che avrebbe dovuto coprire la struttura, zuppa della tanta pioggia caduta negli ultimi giorni. La Scientifica ha fatto e i controlli e, adesso, non ci resta che attendere l'esito mentre, nel frattempo, cercheremo di trovare un altro chiosco da montare per salvare la stagione ormai alle porte. Se non fosse stato per il recente maltempo, infatti, saremmo anche già partiti: lunedì, oltre agli arredamenti e all'impianto elettrico, sarebbe arrivato anche il guardiano. Era quasi tutto pronto per l'estate».

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