Latina, centri estivi aperti per due settimane Proietti: «Aiuto concreto alle famiglie»

Latina, centri estivi aperti per due settimane Proietti: «Aiuto concreto alle famiglie»
di Francesca Balestrieri
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Mercoledì 5 Agosto 2020, 12:12
Due settimane, dal 17 agosto al primo settembre. Sono quelle scelte dal Comune di Latina per continuare con i centri estivi in cinque locali comunali, in modo gratuito. «Un aiuto alle famiglie spiega l'assessore dall'istruzione Gianmarco Proietti continuando l'azione messa in campo per la costruzione del Sistema Integrato di Istruzione e Formazione dai 0 ai 6 anni».

Proprio a seguito della pandemia, il Comune di Latina ha deciso di organizzare, per la prima volta a Latina, il centro estivo comunale, svoltosi a San Marco, una Summer School con tutte le maestre dell'Infanzia comunale, che ha riscosso un grande successo. Ecco perché, a seguito dell'arrivo dei fondi regionali (272.000 euro), il Comune di Latina ha deciso di potenziare l'offerta formativa: «Saranno aperte in alcune delle scuole comunali Centri Estivi gratuiti dal 17 agosto per due settimane. Sarà un ulteriore supporto alla relazione educativa e tra pari, interrotta nel periodo del covid-19».

Le scuole interessate sono: la San Marco e poi i locali dei Borghi San Michele, Faiti, Grappa e Podgora. «Questi centri estivi verranno svolti nelle sedi comunali per due settimane, non è stato possibile andare oltre perché la gestione di questi locali poi verrà affidata con una gara d'appalto», ha spiegato Carla Cerroni responsabile dell'ufficio. Ma c'è di più: «Il Comune investirà inoltre nel potenziamento delle strutture comunali ospitanti i Centri Estivi con nuovi giochi e strutture educative, riconoscerà il servizio reso in ottica di sussidiarietà alle quattro Parrocchie Oratori e alla scuola statale che hanno effettuato Centri Estivi e risarcirà le spese per la sicurezza dei Centri Privati, sia quelli che hanno regolarizzato la loro posizione con la completa autorizzazione, sia quelli che hanno solo dichiarato l'inizio attività come da direttiva regionale. Investire immediatamente in servizi e riconoscere ai centri privati e religiosi il grande sforzo fatto per offrire ai bambini e alle famiglie una opportunità per ripartire è stato l'obiettivo dichiarato e perseguito fin da marzo, perché, come è stato detto più volte, occorrerà e occorre ripartire dalla scuola» spiega l'assessore Proietti.

Il Comune ha pensato anche di dare un aiuto alle famiglie di ragazzi disabili che hanno usufruito dei centri. Per la maggior parte di loro era anche stato messo a disposizione un operatore, si tratta di quei servizi di cui i ragazzi non hanno potuto usufruire a scuola poiché chiuse per l'emergenza Covid 19.
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