La sindaca Celentano: «Sicurezza in cima alle priorità»

La sindaca Celentano: «Sicurezza in cima alle priorità»
di Andrea Apruzzese
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Giovedì 18 Maggio 2023, 11:42

Il primo pensiero è per la sicurezza, in particolare i due chioschi bruciati sul lungomare, vicenda per affrontare la quale stamattina prenderà parte a un vertice in Prefettura. Poi, l'abbraccio alla città: «Sarò il sindaco di tutti, di chi mi ha votato e anche di chi non mi ha votato: saprò conquistare la loro fiducia». Sono queste le prime parole di Matilde Celentano, non appena proclamata sindaco di Latina, ieri alle 17, in un'aula consiliare gremita: i consiglieri comunali eletti, che fanno ala sul lato destro degli scranni di giunta e presidenza; i dirigenti e dipendenti del Comune, che fanno ala sull'altro lato. E poi gli spazi del pubblico, affollati di vertici di partito, di candidati consiglieri non eletti, di amici, di conoscenti, di parenti.

In perfetto orario, la Celentano viene proclamata sindaco, in virtù dei 42.831 voti validi, ovvero la maggioranza assoluta.

Un istante dopo, il segretario generale del Comune, Alessandra Macrì, le porge la fascia tricolore e la aiuta a indossarla. Subito dopo, le viene consegnato anche il tradizionale mazzo di fiori. Emozionata, pronuncia le sue prime parole ufficiali da primo cittadino del capoluogo di Latina, la prima donna a ricoprire tale incarico nella storia della città: ringrazia tutti, in particolare «la gestione dei commissari e dei sub commissari, da domani ci insedieremo e ci metteremo al lavoro a capofitto. Già domani è stata convocata una riunione con il Prefetto e il Questore per affrontare le questioni dei chioschi a mare che sono stati bruciati. Ce la metteremo tutta e ribadisco, all'infinito, che sarò il sindaco di tutti (e dice "tutti" scandendolo, mentre scoppia un applauso in aula). Sarò il sindaco di chi mi ha votato e anche di chi non mi ha votato perché saprò conquistare la loro fiducia. Non abbiamo paura del lavoro, il lavoro ci affascina, ci affascina voler riprendere il governo di questa città. Siamo pronti da domani a testa bassa a ridare un futuro a questa città che aspetta da tanto tempo. Sarò un sindaco inclusivo e ci sarò sempre per tutti».

Applausi che interrompono il breve discorso più volte, e che esplodono al termine. Lei lascia lo scranno da primo cittadino, e inizia a stringere mani, ad abbracciare persone; si reca anche nello spazio dedicato al pubblico, nessuno resta escluso da abbracci, saluti, sorrisi, lei si concede a tutti, all'affetto della città. Poi, rientra in assise, le interviste, le foto di rito con la fascia tricolore indosso. I giornalisti la reclamano e lei non si nega, dedicando anche qualche battuta alle curiosità: «Da domani mi insedierò e personalizzerò la mia stanza: porterò le foto delle mie figlie. L'emozione è tanta, sto cercando di vincerla, ma c'è anche tanta consapevolezza della responsabilità che mi vado a prendere».

I temi della sicurezza resteranno al centro della nostra politica». Tra le prime domande, ci sono quelle sulla giunta: «Personalmente, non ho avuto ancora incontri sulla giunta, ma so che ci stanno lavorando i coordinatori dei partiti. Naturalmente la giunta sarà assegnata in base alle percentuali di ogni partito. Mi daranno una rosa e insieme si deciderà. Gli assessorati più strategici dovrebbero essere tecnici». Tra le prime incombenze, spetta al primo cittadino la convocazione della prima seduta, quella di insediamento, del Consiglio comunale. Seduta che deve avvenire entro 20 giorni, ovvero entro il 6 giugno.

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