Caro energia, Maenza spegne i lampioni. Il sindaco: bollette quadruplicate

Caro energia, Maenza spegne i lampioni. Il sindaco: bollette quadruplicate
di Vittorio Buongiorno
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Domenica 16 Ottobre 2022, 18:36

Maenza corre ai ripari. L'incremento dei costi dell'energia sta mettendo in ginocchio soprattutto le piccole amministrazioni locali. «Vi faccio vedere le bollette» dice con enfasi il sindaco Claudio Sperduti. I numeri parlano chiaro: se nel 2021 la pubblica illuminazione del piccolo comune lepino era costata 6 mila e 7mila euro, quest'anno il conto è schizzato. «Da novembre a giugno abbiamo pagato esattamente il doppio, ma gli ultimi mesi sono stati preoccupanti - dice Sperduti - a giugno il Comune ha pagato ventitre mila euro e a luglio addirittura 26 mila. Così non so per quanto riusciremo ad andare avanti».

I precedenti
Da qui l'idea di provare a ridurre le spese, un po' come sta accadendo in tutte le famiglie italiane. Maenza sarà il primo comune della provincia di Latina a tenere spenti la sera un buon numero di lampioni. Al centro e al nord ci sono comuni grandi e piccoli che lo hanno già fatto. Cinque giorni fa il primo cittadino di Firenze ha annunciato un piano di risparmio energetico che prevede tra l'altro lo spegnimento di un gran numero di lampioni e l'utilizzo dello smart working lasciando i dipendenti lavorare da casa tutti i venerdì. Il piano arriverà in Giunta in questi giorni. Ma ci sono anche piccoli centri che si muovono. Il Comune di Paese (provincia di Treviso) già spegne dalla mezzanotte un lampione sì e uno no. Non lontano dall'Agro Pontino, a Colleferro, il vulcanico sindaco Pierluigi Sanna ha dato l'input di modificare gli orari della pubblica illuminazione bypassando i crepuscolari che facevano scattare la luce al tramonto e stabilendo l'accensione ad orario.

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La sperimentazione
Il piano di Maenza è semplice ma deve prima superare una serie di ostacoli soprattutto burocratici. «Domani sera faremo una prova su tutto il territorio e sarà decisiva» dice Sperduti.

In sostanza più della metà dei lampioni resteranno spenti. L'unica accortezza - raccomandata dalle forze dell'ordine - riguarderà gli incroci pericolosi e alcune zone che necessitano di avere la luce tutta la notte.

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«Se lunedì sera tutto andrà ok comunicherà la decisione alla prefettura ed emanerò l'ordinanza con cui avviare la sperimentazione». A Maenza ci sono 700 lampioni tra il centro e la periferia. Lo spegnimento riguarderà entrambe le zone. La sperimentazione durerà un paio di mesi, poi il piano potrebbe diventare definitivo almeno fino a quando il prezzo dell'energia non sarà tornato sotto controllo. «Non ci fermiamo qui - dice Sperduti - vedremo quali altre azioni mettere in campo. Di certo spingeremo per avviare anche sul nostro territorio una o più comunità energetiche così da calmierare i costi dell'energia per l'ente pubblico e soprattutto per i cittadini».
Vittorio Buongiorno
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