Cane guida negato perché troppo anziano, interviene il Comune

Cane guida negato perché troppo anziano, interviene il Comune
di Ranjitha Mancini
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Giovedì 2 Marzo 2023, 11:59

La vicenda di Gino Rigoni, l'uomo di 81 anni non vedente a causa di un incidente domestico avvenuto tanti anni fa, nel giro di pochi giorni ha fatto breccia nei cuori di tantissime persone di Terracina e non solo. Le sue difficoltà, dovute all'impossibilità di avere un nuovo cane guida perché troppo anziano, sono giunte fino alle orecchie del Commissario straordinario del Comune Antonio Cappetta che non è rimasto indifferente. In un appello lanciato attraverso i social la scorsa settimana, infatti, la famiglia di Gino ha voluto far emergere un problema di sicurezza relativo al tratto di Lungomare percorso quotidianamente dall'uomo. Non solo buche o tombini lasciati aperti, ma soprattutto le siepi delle abitazioni che spesso invadono il marciapiede. Dei seri pericoli per Gino che da qualche tempo percorre Viale Circe da solo con il bastone bianco.

Per questo motivo ieri è stato fatto un sopralluogo da parte dell'ufficio tecnico del Comune di Terracina sul percorso fatto dal signor Rigoni. In questo modo il commissario prefettizio vuole verificare la presenza di ostacoli o insidie che potrebbero compromettere la sicurezza di una persona che non vede. Relativamente al problema delle siepi, il commissario ha spiegato che, qualora dovesse essere riscontrata una criticità al riguardo, sarà sua cura emettere un'ordinanza rivolta ai proprietari delle case affinché taglino la parte che invade la strada. Per il prossimo lunedì, inoltre, è previsto un incontro con la famiglia Rigoni per valutare possibili soluzioni in modo da garantire a Gino l'autonomia avuta in questi anni.

Una delle ipotesi vagliate dal commissario Cappetta è quella di mettere a disposizione per circa un'ora al giorno un operatore che possa accompagnare il signor Rigoni.

Questo servizio potrebbe essere offerto dall'Azienda Speciale Terracina, che ha appunto finalità sociali, per consentire a Gino di non rinunciare alle lunghe passeggiate sul suo amato lungomare. Il suo cane guida, che ha ormai 14 anni, non è più in grado di percorrere tragitti lunghi, per questo lo accompagna di rado e solo per percorsi molto brevi. Una situazione creata da un vuoto normativo sulla questione del limite d'età per l'affidamento di un cane guida ai non vedenti.

Su tale aspetto, infatti, al momento la decisione spetta unicamente ai centri d'addestramento autorizzati, tra i quali la Scuola Nazionale Cani Guida per Ciechi di Scandicci alla quale si è rivolto uno dei figli di Gino, Fabio Rigoni, che si è recato in passato per avere i cani guida concessi gratuitamente al padre grazie alla mediazione dell'associazione Unione Italiana Ciechi, di cui fa parte. Per il regolamento vigente nei vari centri Gino non rientra nei parametri per l'affidamento di un nuovo cane guida: è troppo anziano, ha superato i 65 anni. Una situazione sulla quale occorre una serie riflessione, anche a livello normativo.

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