Candidatura a sindaco: debutta a Gaeta Sabina Mitrano

Candidatura a sindaco: debutta a Gaeta Sabina Mitrano
2 Minuti di Lettura
Lunedì 4 Aprile 2022, 11:56

Sabina Mitrano, 42 anni, docente di Lettere al Liceo scientifico Fermi di Gaeta, candidata sindaco di area progressista dopo essere stata già assessore alla cultura nella prima giunta di Cosmo Mitrano, ha partecipato ieri, all'hotel Mirasole, alla prima uscita ufficiale della coalizione che la sostiene, composta da Gaeta Comunità di Valore, Una Nuova Stagione ed Europa Verde circolo di Gaeta. In apertura, Filippo Magliozzi, coordinatore di Gaeta Comunità di Valore, ha sottolineato il bisogno di ripristinare il dialogo tra l'amministrazione e i quartieri e denunciato «l'attuale mancanza di politiche giovanili e del lavoro in una città sempre più spopolata». Per Federica Di Sarcina, portavoce di Europa Verde Gaeta, è necessario impegnarsi «per una politica che vada oltre i parcheggi rosa e per venire incontro alle esigenze delle famiglie, e in particolare alle donne».


Giada Maio responsabile Anci per Energia, Mobilità Sostenibile e Trasporto Pubblico Locale, ha messo in luce le grandi possibilità per rendere Gaeta una città ecologica.

Per Una Nuova Stagione è intervenuto il consigliere comunale Emiliano Scinicariello, che ha ricordato come negli ultimi dieci anni «è mancato il rispetto, che deve significare utilizzo dei beni e del denaro pubblico in maniera trasparente». A sostegno della Mitrano sono intervenuti anche Valeria Campagna, consigliera regionale e capogruppo di Latina Bene Comune e Filiberto Zaratti, portavoce di Europa Verde Lazio. Infine, molto applaudita, Sabina Mitrano, si è soffermata sul rapporto da migliorare con il mare, sui ritardi del Pua e del piano del traffico e su Gaeta e la cultura «che non è uno slogan, ma deve significare sviluppo, turismo, una chiave che apre tutte le porte».

«Il nostro futuro - ha concluso - non è in vendita. Noi proponiamo un'alleanza con la coscienza della gente e desideriamo mandare un messaggio a tutti coloro che non si sentono rappresentati, che si sentono sfiduciati o rassegnati. Possiamo fare molto e possiamo farlo insieme, davvero. Se non ora, quando?».
© RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA