Borgo San Michele invasa dai camion, i cittadini invocano il rispetto delle regole

Borgo San Michele invasa dai camion, i cittadini invocano il rispetto delle regole
di Andrea Apruzzese
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Mercoledì 12 Maggio 2021, 05:01 - Ultimo aggiornamento: 13 Maggio, 14:41

I divieti ci sono ma non vengono rispettati e ora i cittadini chiedono che le istituzioni intervengano. A Borgo San Michele infatti i residenti sono sempre più preoccupati del costante utilizzo delle strade interne dell'agglomerato urbanizzato da parte di camion, tir e altri mezzi pesanti, nonostante a questi sia vietato il transito. I cartelli di divieto della segnaletica verticale apposti un po' ovunque non vengono infatti rispettati.

La denuncia è del M5S il quale «i mezzi di stazza superiore alle 7,5 tonnellate non potrebbero attraversare il borgo ma, come spesso accade, i divieti vengono disattesi poiché intesi, forse, solo come meri consigli, considerata l'assenza di controlli. Dunque il piccolo borgo, di fatto, è ormai considerato l'anello di congiunzione tra la Pontina e la regionale 156 dei Monti Lepini, dove la Migliara 43 che le raccorda assume la veste di autostrada. Pur comprendendo l'intreccio di competenze tra Provincia e Comune, gli abitanti vorrebbero delle risposte da chi ha delle responsabilità. I residenti non si attendono dei miracoli da San Michele Arcangelo ma dei fatti tangibili sia dal sindaco Damiano Coletta che dal presidente della Provincia Carlo Medici».

Secondo il M5S, «il problema maggiore è connesso alla sicurezza degli abitanti che osservano impotenti l'attraversamento del centro abitato da qualsivoglia genere di mezzo pesante. Al riguardo, destano maggiore apprensione quelli che trasportano materiali pericolosi, gas e prodotti chimici generalmente infiammabili: appare chiaro che sia i vari divieti, di massima ignorati, che i limitatori di velocità, non siano più sufficienti». Per questo, «al fine di tutelare l'incolumità dei cittadini del borgo, il M5S Latina chiede maggiori controlli e risposte non palliative a una situazione ormai insostenibile e fonte di preoccupazione». E come sottolinea il presidente della Provincia, Carlo Medici, «la Migliara 43 è di competenza provinciale, ma far rispettare i divieti compete a tutte le forze dell'ordine».

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