Sabaudia, allarme villette: «Bombole del gas fuorilegge». I proprietari rischiano una denuncia

I vigili del fuoco e il nucleo specializzato arrivato dalla Capitale hanno dovuto controllare decine di bomboloni del gas interrati nei giardini delle villette per individuare l'origine della perdita di Gpl

Sabaudia, allarme villette: «Bombole del gas fuorilegge». I proprietari rischiano una denuncia
di Ranjitha Mancini
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Mercoledì 8 Marzo 2023, 07:46

Una fuga di gas, l'allarme e il residence Sacramento di Sabaudia evacuato. I vigili del fuoco e il nucleo specializzato arrivato dalla Capitale hanno dovuto controllare decine di bomboloni del gas interrati nei giardini delle villette per individuare l'origine della perdita di Gpl. Una situazione pericolosa tanto che le residenze sono state prima evacuate con un'ordinanza del sindaco Alberto Mosca e tutta l'area interdetta per giorni. Per fortuna sono poche le famiglie che vivono lì tutto l'anno, un paio, le altre - un centinaio - sono seconde case, principalmente famiglie romane che le raggiungono nel fine settimana e soprattutto per le vacanze estive.
Ieri mattina hanno dovuto tutti presentarsi per aprire le case e consentire le verifiche. Il bombolone incriminato è stato trovato ma per tutti gli altri proprietari un'ulteriore amara scoperta: molti dei serbatoi di Gpl interrati nei giardini non hanno la certificazione antincendio., la cosiddetta Scia e ora rischiano di essere denunciati e soprattutto non possono usare il gas.

LA VICENDA

Facciamo un passo indietro.

Venerdì scorso, il 3 marzo, della fuga si accorge una famiglia che vive lì, chiamano i vigili del fuoco, sono preoccupati, l'odore di gas nell'aria è fortissimo. Arrivano vigili del fuoco, tecnici del Comune, si avviano i controlli e viene evacuata e interdetta l'intera zona. Come indicato nell'ordinanza emessa poche ore dopo dal sindaco di Sabaudia, ieri mattina alle 09,30 tutti i proprietari delle villette del residence sono stati convocati per consentire ai vigili del fuoco di effettuare i controlli all'interno delle case. Due le notizie che arrivano in tarda mattinata: la conferma che l'interdizione dell'area sarebbe proseguita per almeno altre 24 ore e i problemi legati ai serbatoi interrati. Dai controlli effettuati è emerso che per la maggior parte dei "bomboloni" non è stata mai presentata la Scia, la necessaria Segnalazione certificata di inizio attività al comando provinciale dei vigili del fuoco, come previsto dalla normativa in tema di prevenzione degli incendi. È un documento necessario per i serbatoi che hanno una capacità superiore ai 300 litri, deve essere redatto da un tecnico abilitato e serve ad attestare la conformità alle norme di sicurezza antincendio. Per questo motivo i vigili del fuoco del comando di Latina hanno ordinato il divieto assoluto per tutti i proprietari di riaprire i bomboloni finché non ne avranno regolarizzato la documentazione.

Se i proprietari non dovessero rispettare il divieto saranno perseguibili per inosservanza dei provvedimenti dell'autorità e denunciati. Non solo, rischiano una sanzione per un importo che può variare dai 258 ai 2.582 euro. Momenti di tensione e rabbia ieri nel residence, molti proprietari infatti hanno assicurato di essere assolutamente ignari della situazione e ora vogliono fare chiarezza sulle responsabilità di questa grave inottemperanza. Nel caso di serbatoi concessi in comodato d'uso, infatti, dovrebbe essere la società incaricata dell'installazione ad occuparsi della pratica, salvo diverse indicazioni specificate nel contratto. Insomma un vero ginepraio. Intanto per oggi è prevista la revoca dell'ordinanza di interdizione se gli ulteriori controlli - che saranno effettuati questa mattina - confermeranno l'ulteriore abbassamento della presenza di gas nell'aria. Nei giorni scorsi, infatti, il personale del comando di Latina insieme al nucleo speciale Nbcr di Roma, attraverso una serie di rilievi sono riusciti a individuare una perdita nel bombolone di un'abitazione in via Giannutri. Ieri mattina il nucleo specializzato ha effettuato un particolare intervento di messa in sicurezza attraverso lo svuotamento controllato del serbatoio. Già da oggi potrebbe venire meno il divieto di accesso all'area. Nel frattempo non solo decine di famiglie non potranno utilizzare le loro case al mare nel fine settimana, ma rischiano multa e denuncia.

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